Si è tenuta mercoledì scorso la cerimonia di intitolazione della Sala verde di Palazzo Vermexio a Raffaello Caracciolo, storico primo cittadino di Siracusa, che ha ricoperto nel tempo la carica di vice sindaco e assessore, nel periodo del secondo dopoguerra.

All’evento erano presenti l’attuale sindaco di Siracusa, Francesco Italia, l’assessore alla Cultura, Fabio Granata,  e diversi ex sindaci: Benedetto Brancati, Gaetano Bandiera, Franco Cirillo, Marco Fatuzzo e Titti Bufardeci.

Presenti anche i familiari di Raffaello Caracciolo: la vedova, Irene Bordone, i figli Marco e Fabio assieme allo loro figlie Irene, Agnese, Rachele e Cristiana, queste ultime le più piccole che hanno scoperto la targa.

Un amministratore che si è speso per la città e che ha lasciato in tutti un profondo ricordo”, ha ricordato il sindaco Italia, Un uomo animato da “una passione sociale che gli veniva dall’educazione familiare e dalla profonda formazione politica”, così lo ricorda l’ex dirigente comunale Rosario Sarcià.

Con affetto lo hanno ricordato le nipoti Irene e Agnese per la sua profonda fede cristiana e l’amore per la città.

Raffaello Caracciolo è stato in assoluto il sindaco più longevo della storia siracusana fino al 2007, quando,però, ormai da 13 anni era stata introdotta l’elezione diretta dei primi cittadini. Raffaello Caracciolo è stato interrottamente in carica dal 20 marzo 1957 al 6 febbraio 1965: poco meno di otto anni con in mezzo la tornata elettorale del 1960 dopo la quale fu riconfermato.

L’avvocato Caracciolo è rimasto un punto fermo riuscendo a dare continuità all’azione politico- amministrativa in un periodo molto delicato della storia siracusana. Nota fu la sua capacità di sapere tenere buone relazioni con i governi nazionali anche grazie agli ottimi rapporti con il ministro Scelba.

Con la fine del suo ultimo mandato, nel 2008, all’età di 86 anni, un anno prima della sua scomparsa, l’avvocato Raffaello Caracciolo lasciò Palazzo Vermexio.

L’interesse per la città di Siracusa fu prioritario per l’avvocato Caracciolo, e la riconferma come primo cittadino fu il segno del consenso generale e della fiducia che riscuoteva presso i siracusani e non solo.

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