Dal nostro inviato

Le sfide di un cambiamento d’epoca è stato il tema della riflessione del prof. Adriano Roccucci sui cui poi i Vescovi riuniti a Bari si sono confrontanti nei gruppi di lavoro.

“In questo Mediterraneo – ha dichiarato i Roccucci- sfaccettato, plurale ma in cui ha fatto pienamente irruzione il mondo globale vi sono delle sfide comuni. E fra le tante io ho scelto di porre l’attenzione della discussione in modo particolare quattro sfide. Innanzitutto il tema della guerra che colpisce la Siria, la Libia, l’Iraq, ma anche chi chi ha delle zone in tensione con dei problemi irrisolti, appunto, il Libano, la Terra Santa con Gerusalemme, Cipro ma anche i Balcani. E in un contesto generale di stabilità politica che riguarda anche l’area dell’Unione europea. Questo tema pone una questione alle chiese cristiane nella responsabilità della Pace sia nella riva Sud e nella riva Nord. Il secondo punto è quello di una realtà plurale – aggiunge Roccucci – nelle società Mediterranee. Inoltre un conto sono le società con una maggioranza dove c’è una tradizione cristiana e società in cui invece la maggioranza è di altre religioni musulmana o ebraica come in Israele. Comunque sia i cristiani vivono quotidianamente a contatto con credenti di altre religioni. Qui c’è una domanda, una sfida di dialogo ma non di un dialogo accademico ma un dialogo che è la convivialità del tessuto di amicizie e di incontri di vita quotidiana e che è impegno comune per il bene del mondo è per il bene del Mediterraneo che appunto crede in Abu Dabi un riferimento alto. Il terzo punto è quello delle migrazioni. Le migrazioni sono una questione mediterranea. È una questione di tutte le chiese del Mediterraneo non è solo una questione dei paesi europei. Il problema delle migrazioni è un problema comune non fosse altro perché quel mare che unisce il nostro lungo Mediterraneo è un luogo di morte 19 mila le persone morte secondo le stime attendibili. E questa tragedia non può non toccare, non può non suscitare commozione e suscitare anche azioni. L’ultimo punto è quello della disuguaglianza. La disuguaglianza – continua Roccucci – attraversa le società mediterranee, attraversa il sud come il nord. Le statistiche sulla percentuale della popolazione alle soglie della povertà crescono anche nei paesi dell’Europa mediterranea e in qualche modo le trasformazioni delle città mediterranee che sempre più divengono agglomerati di periferie con il peso di sofferenze che le periferie contengono loro stesse sono l’espressione più emblematica di come questa questione della disuguaglianza è all’orine del giorno delle società mediterranee e all’ordine del giorno delle chiese mediterranee”.

Dopo l’assemblea i vescovi hanno raggiunto le varie parrocchie della diocesi di Bari-Bitonto dove hanno celebrato la Messa e hanno dialogato con i fedeli presenti.

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