La comunità parrocchiale di Santa Sofia in Sortino vive un anno unico e particolare: trecento anni di fondazione della chiesa intitolata alla santa patrona. L’edificio che sorge poco sopra la piazza quattro canti del paese e sopraelevato su di una scalinata, era presente già sul luogo a partire dal 1494 in piccole dimensioni, voluto dai cittadini per speciale devozione alla santa, la quale divenne successivamente patrona e tutelare. Riedificato totalmente dal 1701, concluso e benedetto l’undici febbraio 1720, consacrato nel 1757 durante una visita pastorale al paese come si legge dagli articoli storici. Con decreto di mons. Ettore Baranzini del tre luglio 1953 diveniva Parrocchia per l’incremento demografico della popolazione. Per tale e importante anniversario la comunità ha organizzato una missione popolare parrocchiale che è iniziata domenica tredici ottobre 2019 con una solenne Eucaristia celebrata dall’arcivescovo Pappalardo e l’invio in missione di alcuni uomini e donne nel territorio parrocchiale.

 

Il Grest della parrocchia santa Sofia

Il Grest della parrocchia santa Sofia

Sono stati anche organizzati vari incontri culturali, spirituali e una processione con il simulacro di santa Sofia domenica quindici marzo, in seguito annullata. Nel contesto della missione, momentaneamente sospesa, domenica ventinove marzo è stata celebrata la Messa in diretta streaming e su tutta la Sicilia grazie all’emittente Teletris TV locale di Siracusa e provincia con il commento del giovanissimo Francesco Aloi e un’ampia descrizione della chiesa dettata dal prof. Emanuele Di Mauro. I parrocchiani ed i sortinesi tutti presenti certamente con lo spirito ma a malincuore assenti fisicamente nella monumentale chiesa, hanno seguito la celebrazione che è avvenuta con la sola irreprensibile e austera presenza del parroco don Enzo Magnano, il quale ha benignamente accolto l’invito da parte dell’emittente, e la maestra del coro parrocchiale Roberta Franzò: permettendo ai fedeli di visionare la trasmissione con entusiasmo tramite il mezzo di comunicazione TV, utile strumento di preghiera per le famiglie in questo periodo. Il parroco nella sua omelia sottolineava l’importanza dell’annuncio di Cristo morto e risorto: il Kerigma, e soprattutto in questo tempo di smarrimento l’unica certezza che ci salva è l’amore di Dio manifestato nel suo figlio Gesù.

Ci auguriamo che possiamo presto riprendere le celebrazioni nelle nostre chiese e con tutta la comunità concludere grandemente l’evento.

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