Due celebrazioni “in streaming” con la solenne esposizione dell’argenteo Simulacro di Santa Lucia per la festa del Patrocinio della Patrona.

Le disposizioni imposte dall’emergenza “Covid 19” hanno reso necessario ripensare e modificare la tradizionale festa del Patrocinio, per permettere a tutti i devoti costretti a casa di poter partecipare ad alcuni momenti di preghiera.

Sabato 2 maggio alle 17.30, dalla cappella di Santa Lucia della Cattedrale, sono stati trasmessi “in diretta streaming” il Rosario e la Messa celebrata alle 18 dal parroco mons. Salvatore Marino, e domenica 3 sempre dalla Cattedrale sarà trasmesso alle 11, pure “in diretta streaming”, il Pontificale presieduto dall’arcivescovo mons. Salvatore Pappalardo, in ricordo di quel lontano 1646 quando Santa Lucia, invocata dalla Città per liberarla dalla carestia che la affliggeva, rispose con il suo aiuto.

Con riguardo all’argenteo Simulacro di Santa Lucia, va evidenziato come la Deputazione della Cappella ha recentemente fatto eseguire un artistico e delicato restauro, realizzato dalla “Scuola del Beato Angelico di Milano”. Il Simulacro ha così acquistato nuova luce e rinnovato splendore. Per i nostri difficili tempi si presenta come un segno di speranza, che si riallaccia alle origini e alla tradizione di questa Città che nel 1599 volle un Simulacro a testimonianza della perenne devozione siracusana per la Patrona.

Ma la Deputazione vuole lanciare un ulteriore segno di speranza: la processione, che quest’anno non potrà essere fatta in maggio, potrà rivivere il prossimo 13 settembre, “se le condizioni di legge ed il buon senso lo consentiranno, in modo che Santa Lucia possa risplendere nella nostra Città e per le vie di Ortigia”.

La Deputazione della Cappella ha annunziato una novità, infine, destinata a rimanere tradizione nei prossimi anni: sarà realizzata una nuova solenne esposizione del Simulacro ogni anno, il 13 marzo, per ricordare le persone decedute per il “Covid 19” e ringraziare quanti in questo periodo di emergenza sanitaria hanno aiutato in vario modo gli altri.

Il 13 marzo di quest’anno, all’inizio del periodo di isolamento, la Città di Siracusa si è infatti consacrata a Santa Lucia con  un solenne atto di affidamento, compiuto nel Sepolcro della Santa. Si è quindi deciso di aprire la nicchia del Simulacro, ogni anno per la data del 13 marzo, per un doveroso ricordo… “Quale migliore memoria – ha affermato il presidente della Deputazione avvocato Giuseppe Piccione  – accanto a Chi di questa città ne rappresenta il cuore”!

La Storia

Infine un breve passo indietro, a ritroso nel tempo. La Storia locale documenta che la festa di maggio nacque da un voto del Senato Siracusano del 1646, in segno di gratitudine verso la Patrona per avere liberato la Città dalla carestia che la affliggeva.

Di quei lontani avvenimenti ci è giunta una dettagliata cronaca redatta dal canonico della Cattedrale Antonino De Michele, che fu testimone oculare dei fatti all’origine dei festeggiamenti di maggio

L’anno 1646 fu definito per Siracusa “infausto” per la fame cui soggiacque. Nel Duomo l’argenteo Simulacro della Santa protettrice venne esposto alle pubbliche preghiere, con le sue sacre reliquie, per implorare la Sua intercessione che non tardò.

Mentre in tale occasione cantavasi Messa votiva da Monsignore Francesco Elia, Vescovo allora di questa Città, videsi entrare nel Duomo, e portarsi sulla cima del trono Vescovile una colomba, perché di là partirsi, finché non giunse l’avviso di essere arrivata nel porto una nave carica di frumento e di legumi. In mezzo a sentimenti di gratitudine e tenerezza se ne resero le grazie alla Santa benefattrice, e si votò di farsene ogni prima domenica di maggio festiva ricordanza…”.

La festa di maggio, a distanza di ben 374 anni, si è sinora svolta secondo il criterio stabilito nel 1646: nella prima domenica del mese il Simulacro della Santa è stato sempre traslato dalla Cattedrale nella vicina Chiesa di S. Lucia alla badia, dove è rimasto per otto giorni. La domenica successiva, con una processione lungo le vie del solo centro storico, è stato riportato in Cattedrale.

La festa è conosciuta dai siracusani come “Santa Lucia delle quaglie”, in ricordo della consuetudine, durata sino a diversi decenni fa, del lancio di colombi e quaglie dalla balconata della chiesa di S. Lucia alla badia, all’arrivo del Simulacro.

Questa consuetudine si è mantenuta, modificata soltanto con il lancio dal giardino dell’Arcivescovado di centinaia di colombi viaggiatori durante la breve processione della prima domenica di maggio in piazza Duomo.

Per i siracusani un sorriso di fede e un abbraccio di speranza! Quest’anno, “infausto” per il “Covid 19”, la festa del Patrocinio è stata necessariamente ripensata e modificata con le innovazioni sopra indicate: passerà sicuramente alla Storia del nostro Territorio!

 

 

 

 

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