Si conclude un anno scolastico insolito per le modalità di svolgimento delle lezioni e naturalmente si pensa già al ritorno. A settembre la scuola torna “in presenza” ed “in piena sicurezza “ come ribadito più volte dalla ministra Azzolina.
In un primo tempo si ipotizzava un ritorno con mascherine, ma il Comitato tecnico scientifico non esclude la possibilità di compartimentare i banchi con divisori in plexiglass, così come non si esclude l’uso delle visiere non solo per garantire sicurezza, ma anche per venire incontro alle esigenze degli studenti con difficoltà respiratorie o con problemi ipoacusici. L’obiettivo come sostiene lo stesso presidente del consiglio Conte è complesso e non sappiamo se lo raggiungeremo in modo ottimale
Settembre segna un traguardo importante perché significa, tornare alle lezioni in presenza, e bisogna farlo anche se con le barriere tra i banchi. I nostri alunni hanno vissuto un cambiamento epocale che ci ha permesso di assumere la consapevolezza che l’apprendimento a distanza «non è da meno dall’insegnamento in presenza, è semplicemente un modo differente di apprendere» (W.A. Draves). Si è trattato di una novità dettata dall’emergenza che ha permesso di continuare a garantire il diritto allo studio ed il percorso educativo e didattico fino alla conclusione dell’anno scolastico. Le tecnologie e didattiche digitali come abbiamo constatato sono importantissimi, ma non potranno mai sostituire la ricchezza della relazione educativa , che si realizza in classe alla presenza di docenti e studenti. A settembre se non ci saranno miglioramenti incoraggianti sulla pandemia i nostri alunni dovranno vivere un altro, cambiamento : utilizzare i DPI, e se la ragione ci dice che sono fondamentali per tornare a fare scuola in presenza, tanti medici evidenziano le problematiche connesse all’uso dei DPI ed in particolare i rischi che derivano dall’uso prolungato della mascherina
Andrea Tosatto, psicologo e nutrizionista clinico in un video che sta circolando sui social mette in guardia dai possibili problemi che si verrebbero a creare nei bambini a partire dai sei anni con l’uso della mascherina per 5/ 8 ore al giorno, infatti l’uso delle stesse per un tempo prolungato concorre allo sviluppo di fenomeni di alcalosi perché il soggetto finisce col respirare una quantità eccessiva di anidride carbonica, inoltre si rischia di indebolire il sistema immunitario perché distrugge la flora batterica e in alcuni casi può favorire il proliferare di agenti patogeni che sono silenti nel nostro organismo. Non ultimo si potrebbero verificare casi di ipossia.
La scuola è stata penalizzata , ma adesso bisogna ripartire nella massima sicurezza , con spazi adeguati , con risorse tecnologiche per tutti, ma anche con il personale designato in tempo Lo sciopero dell’8 giugno ha l’obiettivo di sollecitare il governo a fare le scelte necessarie non solo per la riapertura in presenza a settembre nella massima sicurezza ma per rimettere la scuola al centro delle priorità del paese. Servono quindi risorse immediate per assunzioni straordinarie per garantire la riduzione degli alunni per classe e per ritornare alla quasi normalità.
Obiettivo che non riguarda solo il distanziamento ma la qualità della scuola stessa. La scuola e la didattica hanno subito un cambiamento inaspettato che forse non si sarebbe mai verificato, ma che può rivelarsi utile per il futuro. E’ importante cogliere l’occasione e favorire il cambiamento