Atto d’accusa contro l’annullamento dell’individuo

Titolo della settimana: L’uomo di Alcatraz, 1962 di John Frankenheimer.
Robert Stroud interpretato da Burt Lancaster, nel 1909 in Alaska uccide due uomini per difendere una prostituta, condannato all’ergastolo la sua situazione peggiora quando uccide un secondino.
Grazie all’intervento della madre presso le alte sfere la pena di morte viene commutata in ergastolo con isolamento. Robert per un caso fortuito inizia a studiare ornitologia, divenendo una delle massime autorità mondiali nel campo , l’opinione pubblica e la stampa si appassiona al caso. Intanto Stroud nel corso degli anni da ornitologo di trasforma in veterinario, tentando di debellare una grave epidemia che colpisce i volatili, ma quando il sistema comincia a comprendere la portata sovversiva e mediatica del caso, cercherà di annullare con tutti i mezzi la personalità dell’uomo, ci riuscirà?
Tratto dal libro di Thomas E. Gaddy , Birdman of Alcatraz , l’appassionante storia vera di Robert Stroud, per una pellicola che da semplice prison movie si trasforma in un apologo contro la pena di morte e l’annullamento della dignità umana. Lancaster dà vita a uno dei tanti personaggi per cui è considerato, a buon diritto un gigante della settima arte, da uomo feroce si trasforma lentamente, facendo pesare la sua psiche superiore che, partendo dallo studio ornitologico, abbraccia successivamente altre branche della cultura.
Film voluto fortemente da Lancaster che lo produsse con capitali propri, sfidando apertamente le lobby del potere americane che non vedevano di buon occhio l’operazione, un film che puntava il dito contro il sistema carcerario statunitense, film- denuncia in cui si intravedono i primi germi di quella New Hollywood che dà lì a qualche anno sarebbe esplosa. Grande cast formato da Karl Malden, Thelma Ritter- la madre, Telly Savalas e Edmond O’ Brien nella parte di Thomas E. Gaddy. Presentato alla 27 Mostra del cinema di Venezia, Burt Lancaster vinse tra interminabili applausi la Coppa Volpi come miglior attore, mentre Luchino Visconti prendeva appunti, tanto che, l’anno seguente portò Burt in Sicilia facendolo diventare Don Fabrizio Corbera,Principe di Salina. Il film lanciò la carriera del regista Frankenheimer, che merita ampiamente una attenta riscoperta, vi consiglio di cominciare da questo film, che andrebbe fatto vedere anche nelle scuole . Buona visione
[17/10, 11:24] Silluzio Luigi:
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