Ne ha viste di battaglie e di scontri la Piscina delle Rose delle cittadella dello sport. La sua tribuna che guarda sulla citta’ e la sua acqua che guarda il cielo di Siracusa hanno visto sfidarsi squadroni e campioni della pallanuoto, ed hanno accolto l’Ortigia che arrivava fin lassu’ dalle acque del porto.
L’hanno vista crescere e rinforzarsi sempre di più ,fino ad approdare in Serie A, e consegnare allo sport siracusano campioni che hanno un posto di livello nazionale come Sandro Campagna e nomi che ormai sono legenda come quello sacro di Paolo Cardarella.
Ma la giornata di ieri ha alzato per sempre l’asticella dei successi da scrivere nella storia sportiva della navicella biancoverde. La vittoria contro i fortissimi croati del Madlost Zagabria ha consegnato alla squadra siracusana un posto nel girone finale della Coppa LEN, la Champions League della pallanuoto.
Una partita di quelle che  rimarranno nella memoria, con la tristezza che in pochissimi potranno un giorno fregiarsi del famoso “io c’ero”. Il Covid che sta temendo in scacco tutta l’Italia ha infatti obbligato gli organizzatori a lasciare le porte chiuse dell’impianto siracusano. E poi il finale di una partita storica non poteva che ammantarsi di drammaticità, con il goal della vittoria  e della qualificazione messo a segno da capitan Giacobbo che arriva all’ultimo minuto dell’ultimo tempo, ma che lascia ai croati quarantadue eterni secondi  per raddrizzare l’incontro.
Per tre volte la porta dei siracusani, in inferiorità numerica, verra’ minacciata senza successo dall’attacco ospite, ma con tanto cuore e con un immenso Tempesti a guardia dei pali , l’Ortigia non subirà più reti, staccando il biglietto per il torneo finale delle migliori dodici squadre d’Europa.
Un traguardo del genere non si raggiunge solo grazie ad una partita giocata alla grandissima, ma e’ la risultano di un percorso fatto di un progressivo e costante rafforzamento tecnico unito ad un consolidamento societario che hanno dato ai biancoverdi i numeri per diventare una delle più forti società della pallanuoto italiana.
Questi sono stati i giorni delle lacrime di gioia e degli abbracci, con in testa il Presidente Marotta che era il più commosso di tutti. A dicembre bisognerà affrontare le migliori dodici, ma con l’entusiasmo e la voglia di salire in alto di questa Ortigia, sognare altre giornate di gloria non e’ proibito.
Condividi: