di Carolina e Simona Bottaro

 Dopo lo sgombero dei lavoratori stagionali dalle abitazioni abbandonate di Cassibile, si pone all’attenzione delle forze politiche e non solo un problema sociale di non facile soluzione. La vera piaga però è il caporalato praticato da anni afferma con forza qualcuno.

Diversi gli esponenti della politica siracusana che sono intervenuti con dichiarazioni personali per esprimere la propria posizione sulla vicenda.

Tra gli imprenditori agricoli coinvolti, l’intervento di Fabio Moschella induce a riflettere. Per l’imprenditore il recente intervento di sgombero a Cassibile di ventisette lavoratori stagionali stranieri da parte delle Forze dell’ordine e dell’Amministrazione comunale di Siracusa deve essere letto con attenzione e non giudicato senza riserve.

L’imprenditore precisa che la popolazione residente a Cassibile è composta in maggioranza da persone di cittadinanza straniera, in gran parte sudafricana, altri provengono dal messinese.

Non si registrano particolari tensioni sociali ma un clima di sostanziale convivenza civile. Tutti hanno alloggi, lavorano regolarmente, pagano le tasse.

Prevale un sostanziale e prevalente rispetto dei diritti.

Non bisogna dimenticare – ricorda infine Fabio Moschella – che il lavoro degli stagionali stranieri è diventato fondamentale per l’esercizio dell’agricoltura”.

Il sindaco Francesco Italia ha voluto rilasciare delle dichiarazioni per chiarire il proprio pensiero e far luce sulla situazione.

“Si tratta di lavoratori, con regolari permessi di soggiorno, precisa il sindaco Italia, che hanno pianificato il loro arrivo per tempo, utilizzando trasporti privati o pubblici e sono qui in quanto chiamati da aziende del territorio”. Inoltre, le aziende hanno l’obbligo di verificare che i lavoratori che assumono siano alloggiati secondo standard abitativi dignitosi e sicuri, pena la non assunzione.

L’Amministrazione comunale sta lavorando per realizzare una struttura stagionale a Cassibile, attraverso i moduli ricevuti in comodato d’uso gratuito dalla Prefettura, che sarà attiva dal mese di aprile.

Sono state acquisite risorse, il Comune partecipa come partner di progetti contro il caporalato, per la formazione di operatori, per la mediazione culturale, per le campagne di comunicazione e screening sanitari, il tutto per svariate centinaia di migliaia di euro.

Il sindaco Italia aggiunge che “l’Amministrazione ha attivato, inoltre, contatti con la Croce Rossa, l’Asp, Emergency e tutte quelle associazioni e realtà preziose che da anni svolgono uno straordinario lavoro per garantire condizioni dignitose a questi lavoratori. In piena sintonia con la Prefettura e le forze dell’ordine, l’Amministrazione, grazie anche al lavoro degli assessori coinvolti, ha messo in campo un’iniziativa senza precedenti di contrasto allo sfruttamento degli stagionali di Cassibile”.

 

L’assessore Buccheri sul caso Cassibile precisa che “se si vuole risolvere il problema degli stagionali, ma anche creare le condizioni per un’agricoltura di qualità, bisognerebbe recuperare i dettami della normativa esistente sul delicato argomento e affrontare con decisione il problema del “lavoro grigio”.

Andrea Buccheri spiega, inoltre, che “quella del lavoro “grigio” è una piaga che emerge in tutta la sua pericolosità: aziende che pagano i lavoratori senza segnare tutte le giornate. In questo modo i datori risparmiano, hanno in mano un contratto, utile in caso di controllo, e possono tenere sotto scacco i lavoratori immigrati che hanno bisogno di dichiarare un certo reddito per restare in Italia o per chiedere il ricongiungimento familiare”.

Evidenti però sono gli effetti delle condizioni lavorative inaccettabili e la mancanza di alloggi per i lavoratori regolari, anello debole della catena.

Non bisogna strumentalizzare la rabbia, come ricorda l’assessore Buccheri, ma proporre soluzioni. Fra le soluzioni proposte, emerge l’emendamento proposto l’anno scorso dal deputato di “Cento Passi”, Claudio Fava, approvato a grande maggioranza, che consente di far fronte alle numerose spese connesse alla tendopoli, per assicurare condizioni di vita migliori ai lavoratori stagionali e per ridurre i disagi e le paure della comunità di Cassibile.

 L’augurio dell’amministrazione e anche il nostro è che tutti i lavoratori abbiano la possibilità di lavorare per aziende che rispettano la legge e garantiscano il rispetto dei loro diritti, residenza in primis, come agiscono le aziende sane presenti nel territorio siracusano.

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