Speciale Halloween: Halloween – la notte delle streghe, 1978 di John Carpenter.
Anche se nessuno lo ammetterà mai, Halloween del maestro Carpenter, ha contribuito in maniera, secondo me, determinante alla Halloween-mania anche nel nostro strano Paese.
Non essendo un sociologo, quando sento in televisione o in radio o al bar con gli amici la parolina Halloween, il mio pensiero di appassionato corre direttamente, e li si ferma, davanti al seminale capolavoro del maestro, che ha fatto da apripista a centinaia di pellicole, dai seguiti ai vari Venerdì 13 e Scream vari , e nonostante alcuni siano dei discreti prodotti, non si avvicinano neanche lontanamente al film del 1978 , sia tecnicamente, la soggettiva iniziale, che come messaggio politico, la famiglia e le paure ancestrali, come lo stesso regista di Cartage ha raccontato nel magnifico libro di Paolo Zelati, Il signore del male, che mi permetto di consigliare. Halloween, dopo tutto questo divagare andiamo al film, che conferma dopo Distretto 13 il talento visionario del regista, considerato, allora, buono a nulla in patria ma già gran maestro e autore in Italia e soprattutto in Francia. Ancora 29enne, gira tutto in venti giorni con un misero budget di 300mila dollari.
Il film esce, ovvio, il 31 ottobre e Michael Myers e John Carpenter diventano due nuove star del firmamento cinematografico. Sceneggiato da Carpenter insieme a Debra Hill storica sceneggiatrice e allora compagna di John, originaria di Haddonfield, piccola cittadina dove si scatena la furia-michael. La pellicola è storia sin da subito, piano sequenza in soggettiva mozzafiato con sorpresa che non anticipiamo. Dopo questa sequenza che è subito storia l’azione si sposta a 15 anni dopo, quando Michael fugge dal manicomio dove era stato rinchiuso e torna a casa, proprio la notte di Halloween, dove si precipita anche il Dottor Loomis, l’uomo che ha avuto in cura Mike e l’unico in grado di fermarlo.
La cittadina, tipica della sonnolenta provincia americana sta per diventare teatro di terribili eventi che, come quasi sempre nella filmografia carpenteriana vivono nell’incontro scontro tra il visibile e l’invisibile. Carpenter fà di Michael un’inarrestabile macchina di morte, che fa paura perché privo di qualsiasi reazione umana, dove le streghe aggiunte nel titolo italiano non c’entrano nulla, il modello del regista guarda a zio Hitchcock e al suo Psycho, non a caso la protagonista è James Lee Curtis, figlia di Tony e Janet Psycho Leight, Lauree, che essendo il bersaglio n 1 di Mike dovrà lottare tutta la notte per cercare di salvarsi.
Difficile dire se è il film migliore del maestro, sicuramente è il più iconico e ha dato le coordinate a tutto il genere, un film dove non vediamo una goccia di sangue, tutto giocato sul filo della tensione e basato sulle prove maiuscole della Curtis e del sempre grande Donald Pleasance. Geniale la musica composta dallo stesso regista, il gran maestro inviso a Hollywood perché con il genere ha sempre combattuto contro il sistema, e in questo caso mette nel mirino la famiglia.. Halloween, grande classico di tutti i tempi da vedere ogni anno, magari la notte di Ognissanti. Se vi invitano a festeggiare Halloween che con noi poco c’entra, voi fate il controinvito, chiudendo bene porte e finestre. Buona visione con tutto il cinema del maestro.