19° EDIZIONE DELL’OPERA DI TOMMASO A BELVEDERE (SR)

 

Era il Natale del 1998 quando Angelo Di Tommaso – grazie alla passione trasmessagli dalla madre – iniziava la tradizione del suo presepe aperto alla cittadinanza. Il primo Presepe “Tutte le strade conducono alla grotta” veniva allestito in una stanza della sua casa. Negli anni successivi il Presepe veniva allestito nel salone principale e, poi, spostato nell’antica casetta di via Semaforo a Belvedere (SR). Ogni anno il Presepe ha seguito un tema: nel 1999 “Il Presepe umile” / nell’Anno Giubilare del 2000 “Tra il Divino e il vuoto” / nel 2001 “La strada dei Magi” / nel 2002 “Betlemme a Belvedere” con la riproduzione del “Semaforo” e delle Chiese di Sant’Anna e di San Sebastiano / nel 2003, anno della Beatificazione, “Con Madre Teresa una voce nella grotta” / nel 2004 “Con gli occhi di Lucia” quando il corpo della Santa, custodito a Venezia, venne portato a Siracusa / nel 2005, anno della morte di Papa Giovanni Paolo II, “Totus Tuus”, nel tempo e nell’eternità / nel 2006 “Dominus prope este! Il Signore è vicino” (Presepe Paolino) / nel 2008 “Sulle orme di San Francesco” / nel 2009 “Gesù, Luce del mondo” / nel 2010 “La Sacra Famiglia” con la Benedizione delle nuove statue di Maria, Giuseppe e Gesù bambino / nel 2016 “La Natività del Signore”, via Semaforo veniva istituzionalizzata come “La strada del Presepe” – nel 2017 La tenerezza e la vicinanza del Padre “Questo bambino è l’Emmanuele, il Dio con noi” in memoria di Salvatore Di Tommaso, custode per oltre 40 anni delle feste belvederesi. Il berretto rosso che indossava per San Sebastiano faceva da culla a Gesù / nel 2018 “Troverete un Bambino, avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia” / nel 2019 “La Madonnina piage” nel 25° Anniversario della dedicazione del Santuario e della Visita di Giovanni Paolo II a Siracusa (6 Novembre 1994) / nel 2020 “Questo Bambino, l’essenziale”, nell’anno della pandemia per Covid-19, con l’esposizione della Grotta dietro al vetro della porta d’ingresso della “vecchia” casa – nel 2021 “Giuseppe santo, custode del Signore” nel 150° della dichiarazione di San Giuseppe quale Patrono della Chiesa Universale.

Oggi il Presepe viene allestito in una delle “vecchie” case con tetto di tegole e canne. Le statue in terracotta, dell’artista Vincenzo Velardita, provengono da Caltagirone. Il Presepe è interamente costruito con sacchi di iuta e gesso. L’illuminazione artistica è stata realizzata dall’Assicurazione “Ambiente e Salute”. La locandina è stata realizzata dal grafico Francesco La Rosa. Si ringrazia Marco La Rosa che, donando il suo tempo, garantirà l’apertura al pubblico del Presepe. Il presepe 2022 è dedicato ai Pastori.

Ogni anno l’antica via viene artisticamente illuminata creando un’atmosfera tutta particolare

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