Lomanto: E’ necessario offrire al modo un cammino di civiltà fondato sulla giustizia e sulla verità del Vangelo

Si è svolta venerdì 2 dicembre 2022 presso il salone “Giovanni Paolo II” del Santuario della Madonna delle Lacrime l’assemblea diocesana di Siracusa, presieduta dall’arcivescovo Francesco Lomanto che ha presentato la lettera pastorale

Sanctificati in veritate”.

Nella prolusione iniziale l’Arcivescovo ha elencato le caratteristiche principali di questo cammino sinodale, da vivere come un tempo di avvento, donando se stessi con umiltà, pazienza, amore. Ha parlato della necessità di crescere in continuità con il passato e rinnovarsi, non mancando di sottolineare la necessità di una  sistematica catechesi e di suscitare la nascita del ministero all’interno della comunità. Sarà necessario, secondo Lomanto, valorizzare la pietà popolare come una realtà in permanente sviluppo dove lo Spirito Santo è protagonista. Bisogna vivere nella fedeltà al Vangelo, vivere la quotidianità della vita trasmettendo stili di vita coerenti col Vangelo, vivere i processi di rinnovamento nella società civile con particolare attenzione all’ascolto degli ultimi.

Dopo un  breve video del Papa, soffermatosi sul concetto del “Camminare insieme”, ci sono state due relazioni sugli aspetti fondamentali del percorso sinodale: nella prima, Valeria Macca, ha ribadito che il cammino sinodale è un percorso di preghiera e non una serie di riunioni (“la Chiesa del futuro o sarà mistica o non sarà”), dicendo che la dimensione dell’ascolto attivo coglie i segni dei tempi: l’incontro implica la sincerità, valorizzare la parola implica il ritorno all’annuncio del Vangelo. Ha richiamato brevemente il pensiero del teologo Armando Matteo, parlando di pastorale della consolazione (alle difficoltà della vita),  cercare il senso della vita cercando la gioia, le comunità devono essere luoghi dove trovarsi con Gesù.

Cristiano Celesia ha poi fatto la sintesi dei suggerimenti formulati nella diocesi, nella prima parte del cammino sinodale:  la necessità di avvicinare i giovani ed i laici alle parrocchie, aiutando anche materialmente nei servizi che vi si svolgono, i giovani sono la speranza della Chiesa del domani, interrogarsi su quale sia l’immagine data cioè come ci si pone nei confronti della società, il rapporto tra sacerdoti e laici visto in ottica di corresponsabilità. Per parlare alla società bisogna essere presenti nella vita sociale, essere cristiani del fare e cristiani dell’essere, migliorare la comunicazione per essere in grado di avere partecipazione alle iniziative. Riprende poi un concetto già indicato dall’Arcivescovo, integrare la continuità del passato con le novità del Concilio vaticano, ed ha accennato alle necessità di dialogare con i parroci e rinvigorire i consigli parrocchiali.

Dopo uno spazio riservato ad interessanti  interventi di alcuni partecipanti all’assemblea, l’arcivescovo metropolita Lomanto ha concluso con un ispirato richiamo all’essere in cammino sinodale privilegiando l’incontro con il Signore e col Vangelo, ha ribadito l’importanza dell’incontro col Signore per vivere bene la nostra Chiesa e la nostra fede: E’ necessario offrire al modo un cammino di civiltà fondato sulla giustizia e sulla verità del Vangelo. Ha ricordato altresì la necessità di riscoprire la presenza di Maria alla luce del suo pianto, che è già preghiera. A tutti i  presenti è stata consegnata copia della lettera pastorale, il cui titolo significa vivere da figli di Dio nella rivelazione della verità.

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