L’attività svolta è stata sempre indirizzata alla prevenzione e al contrasto dei crimini informatici.

I casi trattati sono stati 219, indagate 116 e arrestate 6. In totale sono stati rilevati 2.900 siti con contenuti illeciti.

L’operazione “Famiglie da abusi”, condotta dai Centri Operativi Sicurezza Cibernetica di Roma, Bologna, Milano, Napoli e Catania, coordinati dal C.N.C.P.O. del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, ha portato all’arresto di 5 persone responsabili della diffusione e detenzione di materiale di sfruttamento sessuale di minori online. In generale si registra un netto aumento dei casi rispetto all’anno precedente, ovvero il 2021.

Preoccupa molto l’abbassamento dell’età dei minori adescati, inferiore a 9 anni. Sono maggiormente i social network e i videogiochi ad essere teatro di interazioni nocive.

A livello nazionale, sono stati trattati 4.542 casi, indagati 1.463 soggetti, di cui 149 tratti in arresto. Per la pedopornografia e adescamento online, rispetto al 2021, i dati registrano +3% delle persone indagate e per i siti in black list. 

Leggero aumento del cyberbullismo: 25 casi e 4 minori denunciati. I dati si riferiscono a reati con rilevanza penale. La Polizia postale ha svolto un’incisiva azione di sensibilizzazione presso le scuole, mantenendo costante l’attenzione degli adulti.

E’ stata altresì svolta un’attività di costante monitoraggio investigativo della rete e dei canali di messaggistica istantanea, in collaborazione con le Digos in materia di contrasto al terrorismo.

Nell’ambito eversione religioso, politico, estrema destra e area antagonista sono stati monitorati 35.104 spazi virtuali di cui 5 con contenuto illecito.

Un uomo di 27 anni di Siracusa è stato indagato per violenza privata aggravata nei confronti del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Il Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche (CNAIPIC), con alert dedicati ha diffuso indicatori di compressione e avvisi di informazione di sicurezza alle infrastrutture informatiche dicasteriali, alle infrastrutture critiche nazionali e ai potenziali target di azioni ostili.

Per gli accessi abusivi riguardanti furto di identità, attacchi informatici e diffusione di virus e malware sono stati trattati 993 casi ed indagate 8 persone.

Nell’ambito del diritto d’autore, l’Operazione “Ghota”, la maggiore a livello nazionale contro la pirateria audiovisiva, il Centro operativo ha indagato 79 soggetti per il reato di associazione a delinquere transazionale finalizzata alla diffusione illegale di palinsesti televisivi, riciclaggi, accesso abusivo sistemi informatici ed altri reati. Sono state elevate sanzioni amministrative per un totale di circa 176.000,00 euro.

L’accertamento di una serie di centrali di distribuzione del segnala pirata, dislocate nelle Marche, in Sicilia e Puglia.

Il volume di affari è di circa 10 milioni di euro, che si traduce in un mancato profitto per le società di “Pay Tv”.

Riguardo le frodi informatiche sui sistemi home banking sono stati trattati 590 casi, denunciate 34 persone. Per le truffe sul web sono stati trattati 1.100 casi, indagati 364 soggetti. 

Le operazioni svolte dagli investigatori al precipuo fine di contrastare le condotte criminali, sono state numerose su scala nazionale.

La Polizia Postale ha svolto diverse attività di prevenzione per la repressione dei reati informatici, fra le iniziative educative rientra il format teatrale itinerante e in streaming #cuoriconnessi che ha coinvolto oltre 270 mila studenti sul territorio nazionale.

L’iniziativa giunta alla sua X edizione ha coinvolto oltre 2,8 milioni di studenti con il format online. Gli incontri realizzati con i docenti e i genitori hanno coinvolto oltre 2.800 istituti scolastici e 820 mila studenti.

Di significativa rilevanza è la pianificazione di percorsi formativi di settore, con particolare riferimento alle tecnologie emergenti (5G, blockchain, IoT, AI) ed al complesso mondo dei sistemi criptati ed al loro dilagante utilizzo criminale.

Particolare attenzione è stata posta all’attività di formazione innovazione e ricerca nel settore delle tecnologie ICT e di realizzazione del CERT (Computer Emergency Response Team) – Ministero dell’interno che svolgerà attività di presidio e risposta interdipartimentale contro incidenti informatici, coordinando le attività di contenimento e ripristino, per la prevenzione e la gestione degli attacchi cibernetici, delle reti e dei sistemi informativi del Ministero dell’Interno.

La formazione specialista di altissimo profilo va a beneficio degli operatori già impegnati nel contesto specifico.

I dati evidenziano un leggero aumento di alcuni reati ma anche una significativa risposta delle Autorità preposte, con il crescente numero delle persone indagate e sottoposte a misure cautelari.

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