Oltre al Comune capoluogo, in provincia si vota in altri 7 dei complessivi 21 comuni: Buccheri, Buscemi, Carlentini, Priolo G., Francofonte, Palazzolo Portopalo C.P..

Le elezioni comunali di Siracusa sono oltremodo anomale per le difficoltà nella ricerca di candidati in grado di sfidare l’uscente Italia. In città si è scatenato un impressionante lavorìo per definire candidature, schieramenti e liste. Sotto molteplici forme: un città finora abbastanza apatica vede all’improvviso il moltiplicarsi di convegni, riunioni, conferenze stampa, presentazioni di libri, e qualsiasi altra cosa possa aggregare persone e veicolare messaggi diretti o subliminali, tendenti ad accattivarsi la simpatia dei potenziali elettori. Non escluso, ovviamente, il ricorso massiccio all’uso dei social media. Nel recente periodo si sono moltiplicati anche i candidati a Sindaco, anche se alcune presentazioni appaiano di facciata o senza reali possibilità di successo. Il fatto nuovo che caratterizza questa competizione, oltre alla fame di una certa politica sul campo, dopo il lungo periodo di vacanza del Consiglio comunale sostituito da un commissario, è che i due principali schieramenti, di centro destra e di centro sinistra, hanno faticato non poco a trovare il candidato giusto designato a guidare la coalizione. Il centro destra, dopo la decisione “palermitana” che a Siracusa il nome dovrebbe essere espresso da Forza Italia, ha designato in un primo tempo Ferdinando Messina, dopo vari tentennamenti che puntavano alla possibile indicazione di Giuseppe Assenza e prima ancora di Giambattista Bufardeci, quest’ultimo resosi ben presto indisponibile al ritorno nell’agone politico cittadino. La scelta di Messina, però, pare non incontri i favori dei quattro maggiorenti reduci dalle elezioni regionali: Cafeo, Vinciullo, Bandiera e Bonomo, i quali, avendo avuto un buon successo personale malgrado non abbiano conseguito il seggio a Sala d’Ercole, chiedono di avere voce in capitolo pur essendosi resi disponibili “a fare un passo di lato”. E allora il centrodestra – che viene accreditato, sulla carta, di una possibile ampia maggioranza – ha rinviato di qualche giorno la decisione. Il centrosinistra, con uno schieramento che vedrebbe insieme PD, Movimento 5 Stelle e qualche raggruppamento civico, invece, dopo la rinuncia del preside dell’istituto Fermi, Antonio Ferrarini, chiamatosi educatamente fuori dai giochi per la mancata unanimità del PD sul suo nome, ha scelto Renata Giunta, già coordinatrice di Libera, l’associazione contro le mafie, e consulente del Comune di Siracusa. Il suo nome è gradito a M5S e Lealtà & Condivisione, e tra i Dem c’è chi valuta la possibilità di allargare la coalizione al raggruppamento di Giancarlo Garozzo “Officina civica”, ma quest’ultima ipotesi non trova d’accordo –  a  quanto pare – i pentastellati.

E siccome spesso in politica, come nel conclave chiamato ad eleggere il Pontefice, “chi entra papa esce cardinale”, il terzo incomodo nella tenzone è il sindaco uscente Francesco Italia, primo tra tutti ad ufficializzare la sua candidatura e quindi già da tempo all’opera per drenare consensi. Il suo schieramento può essere definito trasversale, costituito da liste civiche, ed oltre ai fedelissimi dell’on. Fabio Granata  e dell’avv. Pietro Coppa, fa affidamento sui tanti simpatizzanti che, almeno sui social, plaudono ad una serie di iniziative attuate dall’amministrazione uscente, e su coloro che già nell’elezione passata decretarono la sua vittoria elettorale.

Poi c’è la creatura politica di Giancarlo Garozzo, “Officina civica”, sempre più trasversale, in cui dovrebbero confluire  sei liste civiche: Fuori Sistema (Garozzo), Laboratorio Civico (Salvatore Castagnino e Carlo Busiello), Insieme (Antonino Casella), Siamo Siracusa (Moena Scala) e “Cantiere Siracusa – Siracusa Democratica” (Gianluca Scofani), che hanno da tempo individuato un candidato a sindaco: Alfredo Foti. Resisterà questa indicazione?

Altre candidature ufficializzate negli ultimi giorni sono quelle dell’avv. Roberto Trigilio (ex 5 Stelle, ora con Cateno De Luca, con due liste civiche: “Trigilio Sindaco di Siracusa” e “Sud chiama Nord”), Elino Attardi (già primario della medicina d’urgenza e Pronto Soccorso dell’Ospedale di Siracusa, con due liste civiche), Michele Mangiafico, con la sua lista “Movimento Civico 4”, il giornalista Joe Bianca con una sua lista civica, e qualche altro nome potrebbe ancora venir fuori. È indubbio che al primo turno ci sarà una grande frammentazione di consensi.

Di questo si parla parecchio, in questi giorni, il “totonomi”, ed i problemi annosi di Siracusa   sembrano relegati in secondo piano, malgrado ci siano le risorse del PNRR che dovrebbero consentire la rinascita della città. Come finirà? Ai posteri (e agli elettori) l’ardua sentenza…

 

  • Pubblicato sul numero tipografico del 28 marzo 2023
Condividi: