Il Rapporto annuale della Banca d’Italia sull’economia della Sicilia, presentato oggi, contiene importanti dati anche in relazione alla situazione delle famiglie siciliane.

Questi dati, che delineano un quadro negativo per le famiglie dell’Isola, andrebbero analizzati dalle Istituzioni regionali e comunali per  individuare i provvedimenti più idonei in grado di risollevare le nostre famiglie dalla difficile situazione di crisi in cui si trovano.   

Il reddito delle famiglie siciliane nel 2022 è infatti diminuito, se consideriamo i valori reali:  è cresciuto solo nominalmente, ma l’elevato tasso di inflazione ne ha purtroppo determinato una significativa contrazione in termini reali.

I consumi hanno proseguito la ripresa avviata nel 2021; i rincari e il deterioramento del clima di fiducia, tuttavia, hanno impedito il pieno recupero rispetto ai valori pre-pandemia. Sulla spesa delle famiglie siciliane, pari in media a 1.578 euro al mese (1.844 euro nel Paese), la componente dei beni alimentari pesa per quasi un terzo, seguita dalle voci connesse con l’abitazione e le utenze e da quelle relative ai trasporti. Gli aumenti dei prezzi hanno purtroppo riguardato soprattutto tali voci di spesa.

Quando si sottolinea la necessità di intervenire a sostegno delle famiglie meno abbienti, che sono nella quasi totalità quelle con figli, occorre tenere presente che l’aumento dei prezzi ha avuto ripercussioni più consistenti proprio sulle famiglie più povere, il cui paniere di spesa è composto in misura relativamente maggiore dai beni e dai servizi che hanno subito i rincari più elevati. Occorre inoltre tenere presente che a dicembre del 2022 gli individui appartenenti ai nuclei beneficiari del Reddito di Cittadinanza in Sicilia erano circa 504.900, compresi i minori.

Di conseguenza, le famiglie siciliane si sono ancor di più indebitate: la crescita dei finanziamenti è proseguita sia per il credito al consumo sia per i prestiti per l’acquisto delle abitazioni. Nel 2022, in Sicilia come nel resto del Paese la spesa per beni durevoli si sarebbe invece ridotta rispetto all’anno precedente per effetto prevalentemente del calo degli acquisti di automobili.

   (*)Presidente provinciale del Forum delle Associazioni Familiari della provincia di Siracusa

Condividi: