Silvio Berlusconi è stato certamente un personaggio determinante per la politica italiana ed europea. E lo è stato ovviamente anche per quella della provincia di Siracusa, dove al suo nome sono legati personaggi che non avevano svolto attività politica nella Prima Repubblica ma che sono stati protagonisti della scena politica nazionale e regionale.

Prima tra tutti Stefania Prestigiacomo,  eletta per la prima volta, nel 1994, giovanissima, alla Camera dei deputati, nella quota proporzionale della circoscrizione Sicilia 2 e poi sempre riconfermata al Parlamento, con ruoli di assoluto rilievo, fino alle  ultime nazionali. Potremmo poi citare Titti Bufardeci, Roberto Centaro, Giancarlo Confalone, Michele Accardo, Angelo Bellucci, Bruno Alicata, Michele Stornello e tanti altri.

Un giudizio politico su quello che giustamente può essere definito l’uomo che ha reinventato il populismo in Italia, potrà essere espresso solo tra un po’ di tempo, quando saranno sopite le polemiche, a volte strumentali.

Certo, nel gennaio 1994, in pieno ciclone tangentopoli e con la fine della Democrazia Cristiana, Berlusconi riuscì, con il suo progetto politico, a fermare l’avanzata delle sinistre di Occhetto, che sembrava inarrestabile. Con lui furono fin dall’inizio esponenti della Dc, come Casini, Giovanardi, Mastella, D’Onofrio nella formazione collaterale del Ccd, che  presenterà i propri candidati all’interno delle liste di Forza Italia anche alle successive elezioni europee.

Berlusconi aveva studiato alle scuole Salesiane e, come ha ricordato il cardinale Ruini, ex presidente dei vescovi italiani, “ha avuto meriti storici per l’Italia, soprattutto avendo impedito al partito ex comunista di andare al potere nel 1994. E anche per l’instaurazione del bipolarismo”.  Lo stesso Ruini auspica che “la bandiera del moderatismo centrista  possa essere raccolta da qualcuno,  ma sinceramente non saprei indicare da chi”. Certo, è importante non disperdere quella eredità che ha portato anche Berlusconi a fare di tutto per entrare nella famiglia politica dei Popolari europei. E’ comunque evidente come in questo momento a livello politico ci sia una grande vuoto e il popolo del centrodestra cattolico non sovranista da qualche parte si dovrà collocare. Probabilmente occorrerà mettere insieme le forze, creare un soggetto politico nuovo, che nasca anche da quel che resterà di Forza Italia post Berlusconi.

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