Una tessera a misura di ogni persona con diversa abilità per accedere a vari servizi.

È il Decreto del Presidente del consiglio dei ministri datato 6 novembre 2020, pubblicato nella GU generale n. 312 del 23 dicembre 2021, che definisce i criteri di rilascio della Carta europea della disabilità in Italia, di seguito definita Disability Card.

La Disability Card è una tessera richiesta dal cittadino e rilasciata dall’INPS che riconosce lo stato di disabilità dei cittadini di alcuni Stati membri della UE quali:  Belgio, Cipro, Estonia, Finlandia, Malta, Romania, Slovenia. La Commissione europea, entro il 2023, proporrà il riconoscimento della Carta in tutti gli Stati membri, sebbene ad oggi non si è verificato.

Cosa può fare una persona con diversa abilità, attraverso la Disability Card? Anzitutto non occorre avere con sé verbali di accertamento della legge 104/92 o documentazione varia che attesti la disabilità, perché con tale carta, si attesta la condizione della persona con diversa abilità. Inoltre, come recita l’art. 6 comma 1 e 2 del DPCM sopracitato, “La Carta consente l’accesso agevolato a beni e/o servizi e le agevolazioni sono attivate mediante protocolli d’intesa o convenzioni tra l’Ufficio per le politiche a favore delle persone con disabilità della Presidenza del Consiglio dei ministri  e  soggetti pubblici  o  privati,  coerenti  con  i  requisiti  e  le   finalità dell’iniziativa”. Se una persona con diversa abilità dovesse utilizzare un mezzo pubblico, la Disability Card non può essere utilizzata, perché non esiste ad oggi una convenzione tra tale istituzione e le aziende di trasporto pubblico locale. Chi la possiede, può, però, usufruire delle agevolazioni per il trasporto pubblico locale che dovrebbero essere attive in ogni comune. Il comune di Siracusa, ad esempio, consente di utilizzare gratuitamente ai diversamente abili, i mezzi pubblici della nuova compagnia che gestisce il servizio pubblico di trasporto urbano. La durata della Disability Card, nel caso di una condizione di diversa abilità permanente è di 10 anni.  In sostanza, attraverso la Disability Card, si può avere accesso gratuito alle strutture che stipulano una convenzione con la Presidenza del Consiglio dei ministri ai sensi dell’art. 6 del D.P.C.M. 6 novembre 2020 tra le quali: piscine comunali, mostre, musei, biblioteche, stadi, centri sportivi, parchi, teatri, ecc…

A margine di quanto scritto, facilmente verificabile attraverso il sito del ministero per le disabilità e svariati siti di associazioni che si occupano di diversa abilità, si vogliono fare alcune considerazioni e cioè: molte istituzioni locali, non sanno cosa sia la Disability Card. Se una persona con diversa abilità dovesse partire utilizzando il treno, può usufruire della Disability Card. Se però, una persona con diversa abilità volesse partire in aereo, comprensivi i viaggi per motivi di salute, non è detto che possa usufruire di agevolazioni particolari perché non esiste una normativa unica e tutto è demandato alle singole compagnie aeree. Perché queste differenze? Forse una persona con diversa abilità su un treno possiede delle qualità differenti se si imbarca su un aereo?

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