Atteso terzo ritorno della Reliquia del Corpo di santa Lucia nella sua città natale

Lo scorso sabato 9 dicembre, nel salone dell’Arcivescovado siracusano, “Cammino” ha partecipato all’incontro di presentazione ai giornalisti della Stampa locale dell’Anno Luciano, che sarà indetto ufficialmente dall’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, mercoledì 13 dicembre, festa di santa Lucia.

Dopo aver vissuto l’Anno Mariano per il settantesimo anniversario della prodigiosa Lacrimazione di Maria nella nostra Città, la Chiesa siracusana si appresta quindi a percorrere con rinnovato impegno un Anno Luciano che comprenderà il periodo dal 13 dicembre 2023 al 20 dicembre 2024, con l’atteso terzo ritorno della Reliquia del Corpo di santa Lucia nella sua città natale, nel ventennale della prima storica e indimenticabile visita del 2004.

Al riguardo i giornalisti siracusani hanno ascoltato con interesse e partecipazione le parole e le riflessioni dell’Arcivescovo e del presidente della Deputazione della Cappella di santa Lucia, avv. Giuseppe Piccione.

A distanza di millesettecentodiciannove anni dal martirio di Lucia, l’Anno Luciano siracusano è destinato ad accogliere messaggi di forza per l’Uomo d’oggi che vive nel nostro difficile contesto e vorrà stargli accanto con la vita di una santa molto lontana nel tempo, ma anche molto vicina alla migliore sensibilità di quanti intendono riflettere sui temi fondamentali dell’esistenza umana.

Temi che restano radicalmente identici per gli uomini di ogni secolo e della storia delle generazioni che si avvicendano, pur nella diversità dei tempi e della storia delle generazioni che si avvicendano in ogni territorio.

L’Anno Luciano intende rinnovare il fascino di questa straordinaria memoria di Lucia, di questa giovane creatura della terra siracusana, che ha respirato lo stesso profumo del mare di Ortigia. La memoria luciana in ogni parte del mondo cristiano è globalmente vissuta con grande fede, ma proprio nella sua terra natale ha un significato tutto particolare per le sue profonde radici storiche e religiose.

In questa città tutto rende interessante e toccante l’incontro dei siracusani con santa Lucia. Un incontro con la storia che si rinnova nel difficile impegno per una esistenza che promuova i valori fondamentali testimoniati da una eroica adolescente, perseguitata e violentemente sottratta alla vita.

Un impegno alto che però, per questo Anno Luciano, è sin d’ora avvertito con fervore dalla gente che si accosta con commozione alla Concittadina, con l’intensa speranza di un riscatto personale e nello stesso tempo comunitario.

L’Anno Luciano è destinato ad accogliere queste genuine istanze di rinnovamento e, secondo le intenzioni, avrà contemporaneamente una forte valenza civile. Aggregherà e tenderà a rendere migliore il cammino dei siracusani e di quanti in ogni modo vedono in Lucia un esempio per una vita autenticamente umana.

In quest’ottica di “viva” memoria cristiana, l’imminente Anno Luciano costituisce una nuova opportunità di rinnovamento per tutta la Diocesi e per la sua gente che conosce i duri momenti della fatica ma anche quelli lieti del sorriso. In questi giorni di vigilia, tra i siracusani sempre più si diffonde la gioiosa attesa di un grande evento da vivere in comunione e condivisione.

 

Un nuovo stile di vita

Con l’Anno Luciano si ravviva un cammino che non si arresta, che avanza nel tempo e nella storia di ciascuno e di tutti. L’evento ci invita, infine, alla fortezza. Non è forte chi vuole dominare sugli altri, ma chi sa dominare se stesso. La nostra società si sfascia proprio per mancanza di questo tipo di fortezza. L’Anno Luciano accoglie così nuovi messaggi di autentica forza per l’Uomo contemporaneo, invita ad allontanare l’oscurità, a seguire la Luce di Lucia. Esorta a ripensare responsabilmente un nuovo stile di vita, a trovare il coraggio di scelte e di rinunce che diventino, come Lei, luce per il nostro tempo e  preparino un futuro migliore.

Ciascuno è chiamato a fare la sua parte per il bene di tutti. In nome di Lucia, ognuno di noi è chiamato a vivere con pienezza le virtù teologali della fede, della speranza e della carità, senza marginalizzarle dalla vita pubblica. L’evento è chiamato a ridestare in tutto il territorio diocesano il migliore senso di appartenenza e d’identità.

L’Anno Luciano certamente farà molto riflettere sulla figura di Lucia, figlia di questa città carica di storia antica e pur sempre aperta alla suggestiva dimensione del suo avvenire e del suo singolare ruolo di testimonianza cristiana tra le nuove generazioni del terzo millennio che ancora non conoscono bene il fascino della giovane Lucia.

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