L’assessorato alla Politiche Sociali, sotto la guida dell’assessore  Barbara Ruvioli, ha organizzato un vero e proprio corso di formazione per aspiranti genitori adottivi che si articolerà in cinque incontri  tenuti da esperti della materia che di volta in volta affronteranno una problematica diversa.

Gli incontri  iniziati il 13 marzo scorso all’Urban Center si protrarranno fino alla fine di aprile durante i quali saranno affrontate  problematiche diverse inerenti l’argomento e saranno forniti ai partecipanti le informazioni necessarie sull’iter delle adozioni. Come ha affermato dall’assessore Ruvioli l’adozione  non è solo un fatto legale, ma un atto di amore di responsabilità e impegno che la coppia mette in atto con il desiderio di aiutare un bambino ad uscire dalla condizione di abbandono  per trovare una famiglia che se ne prenda cura.

L’adozione è un atto d’amore che arricchisce la coppia che si mette in gioco  perché si ritiene pronta a realizzare un legame autentico affettivo e mentale capace di superare l’aspetto biologico.

Nel primo incontro, sono stati approfonditi gli aspetti procedurali dell’iter adottivo , iter non sempre facile, le funzioni delle istituzioni coinvolte e il ruolo dell’Asp.

Ad arricchire l’incontro oltre all’assessore Barbara Ruvioli, la psicologa del Consultorio familiare di Siracusa Maria Mallia; Adriana Butera, coordinatrice del Distretto socio-sanitario 48; Santina Amato, referente dell’Ufficio adozioni del Comune; e  Chiara Simonelli che ha parlato del tutore legale e del rischio giuridico legato alle adozioni.

Gli  incontri successivi sono previsti per il prossimo 27 marzo durante i quali si  parlerà dei “vissuti psicologici del bambino nel processo adottivo e di come affrontare e superare il trauma dell’abbandono”;

il 3 aprile invece si parlerà del  “miglior incontro tra la coppia adottiva e il bambino adottabile”;

il  17 aprile sarà la volta del “ difficile passaggio dall’affido all’adozione” ed infine il 24 aprile delle “Adozioni nazionali e internazionali.

Al termine di ogni incontro una famiglia adottiva o una affidataria presente all’incontro racconterà la propria esperienza. Come tutte le questioni che implicano affetti profondi l’adozione è un atto che  richiede amore, sensibilità,  preparazione e un investimento notevole a livello  psicologico e  affettivo. Un cammino da percorrere con passione e pazienza, fondato sull’amore, sull’ accettazione di identità sepolte nel passato, pronta  a  risanare ferite  che  non vanno né negate né enfatizzate, ma  accettate per quello che sono, senza mai dimenticare che nel  processo adottivo solitamente c’è una coppia che anela ad  avere un bambino e c’è un bambino ferito nella sua esigenza primaria, quella di avere un padre e una madre e che deve superare l’abbandono, le difficoltà incontrate e ritrovare la speranza.

Per dirlo con le parole del  professor Massimo Recalcati, si tratta di un connubio  articolato che  si realizza pienamente quando i genitori adottivi riconosco nel bambino loro affidato  il  “figlio desideratoe di riflesso, si  riconoscono come genitori responsabili verso di lui ,solo allora la  “nuova famiglia” può cominciare il suo cammino con  fiducia e  affetto reciproco.

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