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QUALI NOVITÀ PER IL NUOVO ANNO SCOLASTICO?

QUALI NOVITÀ PER IL NUOVO ANNO SCOLASTICO?

Manca qualche settimana e poco meno di otto milioni di alunni di scuola statale e paritaria riprenderanno le lezioni. Tante le novità previste dal ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, per la “scuola dei talenti”. Tra queste, spicca il potenziamento dell’educazione civica. Saranno infatti promosse attività finalizzate all’apprendimento della lingua italiana, con ore di potenziamento da svolgersi in orario extracurriculare per favorire l’inclusione e l’integrazione degli studenti stranieri.

Guardando oltre, per l’anno scolastico 2025/2026, si prevede che nelle classi in cui sarà presente almeno il 20% di studenti stranieri, che accedono per la prima volta al Sistema Nazionale di Istruzione e non sono in possesso delle competenze linguistiche di base in lingua italiana, possa essere assegnato un docente dedicato all’insegnamento dell’italiano agli studenti stranieri.

Entreranno in vigore anche le nuove Linee Guida per l’insegnamento dell’Educazione Civica, ispirate al concetto di “scuola costituzionale”, che mette al centro la persona e mira a formare una comune “identità italiana”. Verrà favorita inoltre la diffusione di una “cultura dei doveri”, nonché la promozione dell’imprenditorialità, per contrastare mafie, criminalità e illegalità. Promuovere la conoscenza della Costituzione fra i giovani con l’aiuto degli insegnanti è un obiettivo ambizioso: la Scuola contribuirà alla formazione, al dibattito cosciente e costruttivo, affinché la nostra democrazia possa essere vissuta in modo responsabile.

Inoltre, si promuoveranno l’educazione al rispetto dei beni pubblici, la salute e i corretti stili di vita, l’educazione stradale, la cultura del rispetto verso la donna, l’educazione finanziaria e assicurativa, e l’uso responsabile del digitale. Un’altra novità, sebbene non del tutto nuova, sarà l’uso di PC e tablet esclusivamente per fini didattici, sotto la supervisione dei docenti. È confermato, invece, il divieto assoluto dell’uso dello smartphone in classe, dalla scuola dell’infanzia fino alla secondaria di primo grado, considerato fonte di distrazione, salvo nei casi previsti dal Piano Educativo Individualizzato o dal Piano Didattico Personalizzato.

Il divieto di utilizzare telefoni cellulari si estende anche al personale docente, ATA e ai collaboratori scolastici durante le ore di lezione. Sono esonerati dal provvedimento i docenti collaboratori e i responsabili delle sedi, che dovranno comunque essere raggiungibili in qualsiasi momento. Su quest’ultima “novità” vien da chiedersi: le famiglie riusciranno a sensibilizzare i propri figli a un uso idoneo del cellulare, contribuendo così a creare la tanto auspicata alleanza educativa tra scuola e famiglia, in grado di trasmettere valori per costruire insieme identità, appartenenza e senso di responsabilità?

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