Sabato 31 agosto 2024, in una Via Degli Orti gremita, si è svolta la consueta celebrazione in diretta su Radio Maria, in occasione dei festeggiamenti della Madonna della Lacrime.

Quest’anno ricorreva il 71° anniversario della lacrimazione del prodigioso quadretto che, dal 29 agosto al 1 Settembre 1953, ha versato lacrime umane.

Nei quattro giorni della ricorrenza, la celebrazione mattutina si è svolta all’esterno della casa della lacrimazione, con l’altare posizionato all’incrocio tra Via Degli Orti e Via Carso. Centinaia le persone accorse, più di 200 le sedie posizionate ogni giorno dai volontari, tutte occupate dai fedeli, giunti da ogni parte a testimoniare il loro amore e la loro gratitudine alla Madonna.

La diretta su radio Maria si è aperta alle ore 7.30, con la recita del Santo Rosario, seguita dalle Lodi e dalla Santa Messa. Ha presieduto l’Arcivescovo di Siracusa mons. Francesco Lomanto. Hanno concelebrato il rettore della Basilica Santuario Madonna delle lacrime don Aurelio Russo e don Decio Cipolloni, della Chiesa di Santo Spirito in Sassia, nota come Santuario della Divina Misericordia a Roma.

L’Arcivescovo ha aperto l’omelia, rivolgendo un saluto agli ascoltatori e ai fedeli presenti, ringraziando il Signore per il dono del Suo Amore che si è manifestato mediante la corrispondenza materna di Maria alle necessità e alle sofferenze dei suoi figli.

Tre sono i messaggi che l’Arcivescovo ha voluto consegnare ai fedeli presenti e in ascolto e che illuminano sulla multiforme carità delle lacrime di Maria.

  1. Crediamo all’amore della Vergine Maria, nostra madre, che ci richiama a seguire Gesù e si fa misericordia con il dono delle sue lacrime. 

Quelle lacrime esprimono una multiforme carità, sono un segno misterioso della vicinanza, prossimità, tenerezza, consolazione, compassione, compartecipazione, amore della Madre che dona tutto e continua a donare sempre e incondizionatamente tutto. L’amore di Maria è sacrificale, perché è amore materno e si associa al mistero della redenzione di Cristo. Maria, eternamente beata in cielo con il suo Figlio, è sensibile alle sofferenze del mondo, delle famiglie, degli uomini. Le lacrime di Maria, costituiscono un invito al cambiamento, al rinnovamento, alla conversione, alla rigenerazione per vivere la vita nuova in Cristo Gesù.

La madre vuole che noi corrispondiamo con la nostra vita, con i nostri doni, con le nostre capacità e qualità alla chiamata del suo Figlio Gesù, per aprirci al dono di Dio e ottenere la salvezza.

  1. Accogliamo con Maria l’amore di Dio per vivere da veri figli.

Con il suo pianto Maria ci indica che la nostra vita cristiana è accogliere questo dono di amore e divenire noi stessi amore. L’ amore di Dio può regnare soltanto in un cuore che ama. Maria parla il linguaggio dell’amore, dell’ intima corrispondenza e si dona col cuore di madre. Così ci insegna ad amare, con semplicità di cuore, nei fatti e nella verità. E’ solo attraverso l’amore di Dio che l’uomo può entrare in un rapporto di carità vera col prossimo: la carità divina, non quella sociale, realizza una vera e intima unità. Il rapporto di carità che stabiliamo e viviamo con Cristo, sostiene e rafforza il nostro rapporto di amore con i fratelli. Se siamo uniti a Cristo, realizziamo la comunione con tutti e Dio è sempre con noi, in tutto quello che facciamo. La gioia della madre è vedere che i figli si amano. Maria piange per noi e vuole che noi, suoi figli, non piangiamo più, se facciamo regnare questo amore tra di noi, vivendo da figli e da fratelli.

  1. Con Maria doniamo al mondo il mistero dell’amore che salva

Papa Francesco ‒ lo scorso 6 aprile 2024, commentando il Pianto della Madonna a Siracusa ‒ ha affermato:

“ Le lacrime di Maria si uniscono alle lacrime del mondo. Maria è la Regina della Pace e implora da Dio il dono della Pace chiedendo al Signore che tocchi il cuore dei governanti del mondo. Dinanzi al pianto di Maria non possiamo rimanere inerti, ma sentiamo il bisogno di pregare intensamente il Signore, sostenuti dall’intercessione della nostra Madre celeste, alle cui lacrime Gesù nulla rifiuta. […].

Il pianto di Maria è un monito che richiama tutti al dovere di costruire un mondo più umano, più fraterno e più giusto.”

Viviamo la gioia di sentirci amati da Dio e sostenuti dalla carità materna di Maria, per trasmettere ovunque, con effusione di cuore e con certezza di fede, la potenza dell’amore che salva.

A conclusione dell’omelia, l’Arcivescovo ha esortato gli ascoltatori di Radio Maria e i fedeli tutti, a seguire l’esempio della Vergine Santa, che vive il segreto dell’amore nel suo abbandono a Dio e nel suo dono all’umanità. “Portiamo – conclude l’Arcivescovo-  nel cuore, nella nostra vita, nella Chiesa, nella società e nel mondo, il mistero di quell’amore che, nel pianto della Vergine Madre, trova il senso più alto, più profondo e più vero del dono di sé, perché ci invita credere all’amore di Dio, ad accoglierlo con cuore sincero per vivere da fratelli e a portarlo nel mondo come pegno di concordia e di pace nei cuori, nelle famiglie e fra i popoli. “

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