Negli Stati Uniti d’America sono aperte le urne per il voto di centinaia di milioni di persone aventi diritto chiamati a scegliere il loro Presidente.
L’esito è ancora incerto, così come il destino di un pianeta sempre più infiammato da guerre locali dai risvolti internazionali.
Di certo si sa chi sono i perdenti: gli europei.
La mancata integrazione europea fa dipendere il destino del Vecchio Continente dal voto oltreoceano. È come se altri votassero per noi. Sappiamo quanto i programmi dei candidati statunitensi siano diametralmente opposti e con risvolti che ci toccano direttamente su temi sociali, economici e strategici. È mai possibile dipendere dalle scelte di altri, invece di concorrere insieme, alla pari, per sviluppare politiche virtuose nel rispetto di ogni popolo del pianeta?
La storia, ancora una volta, si dimostra una materia poco studiata