Aipd Siracusa e Isab insieme in Parrocchia

Quante volte ci sentiamo dire che “oggi non è giornata”, o che “capitano tutte a me”.

Poi, accade qualcosa che cambia inaspettatamente il corso delle cose, come se qualcuno volesse indicarci un percorso per farci “uscire” fuori dal “buco nero” dove ci sentiamo.

Forse non è tutto così nero come sembra o forse, mettendosi insieme, si riesce a dimezzare i carichi da portare durante il tragitto.

Questo è quello che è accaduto lo scorso martedì 17 dicembre presso la parrocchia “S. Tommaso al Pantheon di Siracusa”, dove si sono dati appuntamento, con l’immancabile simpatia di padre Massimo Di Natale, l’Aipd sezione di Siracusa con il suo vicepresidente Cinzia Calandruccio, il giovanissimo Davide, socio di Aipd sezione di Siracusa e ottimo giocatore di padel e l’Isab con il dott. Luigi Cappellani e la dottoressa Raffaella Garro. “Anche quest’anno –ha detto Calandruccio-, Isab ha voluto fare una donazione alla nostra associazione attraverso la quale abbiamo dato i panettoni fatti dai nostri ragazzi con l’associazione “Mangiare bene e non solo”, alla parrocchia del Pantheon di Siracusa retta da padre Massimo Di Natale”.  Un sodalizio quello tra Isab Siracusa e Aipd sezione di Siracusa che dura da tre anni e che vede nel mutuo aiuto tra le persone con disabilità e il mondo dell’indigenza, una forza in più per poter raggiungere ciascuno i propri obiettivi di inclusione nella società. Visivamente soddisfatti il dottore Cappellani e la dottoressa Garro, i quali hanno ancora una volta sottolineato quanto sia importante per Isab Siracusa la vicinanza al mondo del terzo settore legato, soprattutto, alle persone con disabilità e alle persone indigenti.

I giovani con sindrome di Down possono essere così protagonisti di tante storie a lieto fine come quella appena iniziata ieri, perché anche dietro un panettone o una fetta di ciambella, ci sta la voglia di scommettersi e il desiderio di vita che anima chiunque, sebbene in condizione di indigenza o di fragilità di vario tipo.

Per sottolineare questa mano tesa tra chi rappresenta, comunque, uno spaccato di mondo che si unisce per sostenersi a vicenda, ci viene in mente San Gregorio Magno, il “Servus servorum dei”, come gli piaceva definirsi, il “riformatore” della Messa (a lui si deve il canto liturgico che prenderà il nome di gregoriano) e, si può dire che fu, il primo papa ad avere usato il potere temporale della chiesa senza trascurare l’aspetto spirituale.

Potremmo dunque concludere sottolineando quanto accaduto ieri, con una sua frase celebre: “Dare ai bisognosi ciò che è loro necessario è restituire il dovuto, non dare del nostro. Si tratta di un debito di giustizia, non di un’opera di misericordia”.

 

  • Immagine in evidenza: padre Massimo Pantheon al centro, da destra Calandruccio, il nostro Davide,  Cappellani e Garro
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