SIRACUSA – Il 7 marzo, primo venerdì di quaresima, si svolgerà la Via crucis del lavoratore, sindacati, associazioni datoriali ed imprenditori. Un momento di riflessione cristiana in un momento storico caratterizzato per la provincia aretusea dalla crisi del petrolchimico e da tragici incidenti sul lavoro.

L’evento è organizzato dall’Ufficio diocesano per la  pastorale sociale e del lavoro, giustizia, pace e salvaguardia del creato diretto da don Claudio Magro. L’appuntamento è per le ore 19 alla chiesa di S. Giovanni dove ci sarà la partenza della Via crucis per raggiungere, stazione dopo stazione, passando per piazza S. Giovanni alle catacombe, via S. Sebastiano, largo Rosario Mascali, viale Teocrito, via Piave, Ragusa, la basilica di S. Lucia al sepolcro.

Il tempo forte di Quaresima -commenta don Claudio Magroci vede impegnati in questa Via Crucis che ritorna a Siracusa dopo diversi anni. Tutti i soggetti che compongono il mondo del lavoro sono invitati a partecipare ed a testimoniare perchè, se vogliamo tra virgolette giocare con le parole, il percorso lavorativo non può e non deve essere, specie per i lavoratori meno protetti, una via crucis in senso neanche troppo metaforico. Ed è per questo che nel percorso che ci condurrà fino alla basilica di S. Lucia, passeremo per via Piave, scenario recente di un infortunio mortale sul lavoro. Chi lavora, chi difende i diritti dei lavoratori, chi da lavoro, chi rappresenta le associazioni datoriali, insomma tutti, siamo chiamati a dare dignità al lavoro sempre e dare testimonianza che solo attraverso il lavoro, equamente retribuito, c’è quel quid in più che eleva il singolo, la collettività, la società come papa Francesco non smette mai di sottolineare. A noi, il compito di testimoniare l’impegno cristiano anche nel contesto lavorativo in cui ciascuno opera“.

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