Titolo della settimana: Qualcuno volo’ sul nido del cuculo, 1975 di Milos Forman.
Che anno il 1975: Amici miei, Lo squalo, I tre giorni del condor, Amore e guerra. “Ero troppo giovane per essere un beatnik, ma troppo vecchio per essere un hippie“.
Alla fine degli anni 60 Kean Kersey era un ragazzo con due grandi passioni, la scrittura e Lsd, ciò lo spinse ad offrirsi volontario presso la CIA per studiarne gli effetti sulla psiche umana. Ore e ore diventati giorni passati in ospedale a parlare con pazienti lo fanno approdare a una convocazione: gran parte di quelli etichettati come”pazzi”non sono altro che individui rifiutati dalla società. Tutta questa esperienza, vissuta in modo diretto, viene raccontata nel romanzo “One heworer the cuckoo’s nest“. Kirk Douglas perde la testa per questo libro, ne acquista i diritti, lo porta a Brodway, ma si rende conto, per fortuna, di essere fuori tempo massimo per interpretarlo su grande schermo. Concede i diritti al figlio Michael, che dimostra subito di avere fiuto, proponendo come regista, contro i produttori, Milos Forman, regista emergente che aveva lasciato la Cecoslovacchia durante la Primavera di Praga del 1968.dopo la storia e il regista bisognava scegliere l’attore che mette tutti d’accordo, si sondano nomi pesanti, Marlon Brando, James Caan, Gene Hackman, alla fine la spunta Jack Nicholson. Già il solo ingresso in scena nell’istituto è storia del cinema. Randle Patrick Mc Murphy, ragazzo furbo e ribelle, che si finge pazzo per evitare il carcere, ricordando da vicino il Paul Newman di Nick Manofredda del 1966. Se poi gli altri pazienti dell’istituto sono, Christopher Loyd, Danny De Vito, Sidney Lassik, Brad Douriff e il grande capo Will Simpson il gioco è fatto.
A due sole settimane dal primo ciak arriva Louise Fletcher, nella parte dell’infermiera capo Mildred Ratched, figura dittatoriale e sadica, presa pari pari da Forman dalle pagine di Kersey, vendicativa,pronta a punire qualsiasi tipo di ribellione nel modo più crudele. Tutti gli attori recitano il ruolo della vita, trascinati, come sempre, da un Nicholson in stato di grazia perenne, ogni gesto, ogni parola è mito, quando si mette a fare la telecronaca della partita di basket,dei suoi amati LA Lakers, di cui è tifoso anche nella vita, e che gli viene vietato di vedere, è uno dei momenti più alti di tutto il cinema anni 70. Il finale fa parte della cultura pop, perché dopo 50 anni Qualcuno volo’ sul nido del cuculo è ancora lì, inamovibile e disperato . Uno dei tre film americani a vincere i 5 oscar principali insieme ad Accadde una notte 1934 e Il silenzio degli innocenti 1991. Milos Forman firmerà in futuro altre opere fondamentali come Hair e Amadeus. Altro film che consigliamo di recuperare sul tema è Il corridoio della paura 1964 di Samuel Fuller, che insieme a Qualcuno volo’ sul nido del cuculo sono conservati nella biblioteca del Congresso.
Buona visione.