Mentre in alcuni comuni della provincia ferve la campagna elettorale per le imminenti elezioni amministrative del 10 e 11 ottobre,  a Siracusa, dove si voterà tra due anni, il presidente di “Oltre” e Assessore alla cultura di Siracusa Fabio Granata ha dato il via alle grandi manovre per il rinnovo degli organi istituzionali cittadini. “Siracusa attraversa una stagione importante e delicata di transizione da un vecchio modello di sviluppo legato al polo industriale e al pubblico impiego a un altro i cui contorni iniziano a delinearsi, tra qualche inevitabile contraddizione, attorno ai servizi, alla cultura, al turismo e alla transizione energetica ed ecologica” dice Granata, pensando ad un patto per la città che “ripartirà da Francesco Italia come garante politico di uno schieramento civico alternativo al vecchio centro sinistra e al centro destra cittadino” . Propone di far concorrere la città a “Capitale Italiana  della cultura per il 2024”, dando così il via ad una serie di interventi che, da varie parti politiche, criticano la sostanza del discorso di Granata ma parallelamente criticano l’operato dell’attuale sindaco, contestato equanimemente sia da destra che da sinistra. Primo tra tutti l’intervento del parlamentare regionale Giovanni Cafeo, recentemente passato dal PD alla Lega di  Salvini, che ritiene “inopportuno politicizzare la candidatura di Siracusa a Capitale della Cultura con la scusa di un patto elettorale per la città” ritenuto “un’ecumenica richiesta di aiuto elettorale” senza pensare “all’effettivo ritorno di immagine per la città”. E rincara la dose dicendo: “Preparare un dossier così importante come quello per la candidatura a capitale italiana è un lavoro serio, complesso e strutturato che non può ridursi a uno spot per l’amministrazione che lo propone”.

Gli fa eco il PD, che ritiene necessario dare un proprio contributo alla definizione di un percorso che possa condurre alle prossime amministrative  realizzando   una coalizione di centro sinistra aperta e inclusiva.  Tra le forze politiche cittadine il PD ritiene che “ insieme ai soggetti politici strutturati e al movimento 5 stelle,  tra tutti i raggruppamenti civici, non si possa prescindere dal movimento Lealtà e Condivisione.”

E quest’ultimo movimento si fa sentire, con il presidente Ezio Guglielmo, che ritiene “fondamentale mobilitare l’elettorato progressista”, riferendosi a  “Lealtà e Condivisione”, al PD e la sinistra nel suo complesso, al Movimento cinque stelle, al mondo del civismo che seppe ritrovarsi attorno alla figura di Giovanni Randazzo, includendo anche segmenti della destra liberale cittadina che non si riconoscono nelle posizioni estreme della Lega e di FdI. Salvo Baio interviene sui mass media facendo riferimento a quanto detto da Gugliemo: “prima di porci il problema del candidato o della candidata sindaco, dobbiamo pensare a costruire una coalizione ampia e inclusiva che possa farci vincere le elezioni amministrative del 2023. Ma il quadro odierno è che il Pd e Italia Viva hanno detto chiaramente di non essere disponibili a ricandidare Francesco Italia. Aggiungo che mi pare del tutto irrealistico che il Movimento Cinque Stelle e le formazioni di sinistra possano schierarsi a favore dell’attuale sindaco”. E conclude con la considerazione che lo schema tripolare proposto da Granata (un patto civico indipendente da centro-sinistra e destre) altro non è che la presa d’atto della contrarietà di una parte fondamentale del centrosinistra a riproporre Francesco Italia.

Anche Articolo Uno, per bocca del suo principale esponente , Pippo Zappulla, propone un coordinamento delle forze politiche e dei movimenti che si richiamavano al centrosinistra con il coinvolgimento del M5S.

“Pensiamo – si legge in una nota – che sia giunto il tempo di insediare il Coordinamento delle forze politiche e dei movimenti che si richiamavano a vario titolo al centrosinistra con il pieno coinvolgimento del M5S. Per definire nel merito un’opposizione costruttiva per quel che resta della legislatura, e per costruire da subito un’alleanza e un progetto per la città capace di presentare alla scadenza idee, proposte e nomi di assoluto prestigio e credibilità.”

E’ evidente come si sia ampliato lo schieramento che vorrebbe le dimissioni di Italia e che certamente non lo sosterrà per un secondo mandato. Dopo le ripetute richieste di Fratelli d’Italia e Lega, il disimpegno del PD e di Italia Viva dalla giunta Italia (pur con le mancate dimissioni dei due assessori già in quota PD, Coppa e Buccheri, posti fuori dal partito) è ulteriore dimostrazione di come si sia erosa la base di consenso elettorale, indebolendo oggettivamente la capacità di governo della stessa amministrazione comunale.

L’assesore Fabio Granata  replica alle critiche mossegli : “Ho il diritto di esprimere analisi o proposte sulla attuale situazione politica cittadina ma nessuno si permetta di insinuare inesistenti strumentalizzazioni di un progetto, importantissimo per tutta la città, come la partecipazione a Capitale Italiana di Cultura 2024. Con Paolo Ficara o Stefania Prestigiacomo, Alessio Lo Giudice o Raffaele Gentile, Titti Bufardeci e Diego Bivona e tantissimi altri che hanno aderito al Comitato vogliamo condividere un risultato per la nostra bella città, ben oltre le diverse posizioni politiche. La candidatura è patrimonio e impresa comune: per favore teniamola fuori e lontana dalla polemica politica”.

Il dibattito è aperto, vedremo se come dice Granata “tra due anni si confronteranno probabilmente tre coalizioni: il Patto per la città, il centro sinistra alleato ai 5 Stelle e il Centro destra”, o se gli scenari muteranno ancora.

Intanto ai primi di ottobre arriva la scadenza elettorale per Lentini (dove si affrontano sei candidati a sindaco: Laura Vacirca, Maria Adagio, Francesca Reale, Rosario Lo Faro, Stefano Battiato sfideranno  l’ uscente Saverio Bosco), Noto, dove non c’è più la lista dei 5 stelle (candidati alla successione di Bonfanti sono Corrado Figura e Aldo Tiralongo), Rosolini( con cinque candidati a sindaco: Tino Di Rosolini, Francesco Di Tommasi, Giuseppe Incatasciato, Giovanni Spadola, Corrado Vaccaro), Pachino (4 candidati: Corrado Quartarone, Carmela Petralito, Fabio Fortuna e Barbara Fronterrè), Sortino (con tre candidati a sindaco: Vincenzo Parlato, Carlo Auteri e Nuccio Giaccotto), Ferla (dove l’uscente Michelangelo Giansiracusa correrà da solo).

(Cammino, edizione tipografica del 26 settembre 2021)

 

 

 

 

 

 

 

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