Titola della settimana: Il posto delle fragole di Ingmar Bergman, anno 1957 .

L’anziano professore Isak Borg luminare della medicina, ormai in pensione intraprende accompagnato dalla nuora Marienne un lungo viaggio da Stoccolma, sua città natale, a Lund per ritirare un premio per il 50° anniversario della sua carriera. Inizia cosi uno dei capolavori assoluti del cinema mondiale .

Ingmar Bergman ha fatto la storia della settima arte, la sua morte avvenuta il 30 luglio del 2007 ha lasciato un vuoto incolmabile ma il suo patrimonio artistico continuerà a vivere attraverso i suoi straordinari film. Tra il 1956 con Il settimo sigillo e il 1957 con questo titolo il regista svedese è all’apice della carriera. Ne Il posto delle fragole quello che sembra un semplice viaggio si trasforma, scusate il gioco di parole, nel “Viaggio”.

Un percorso interiore che farà emergere dal bravo medico il carattere burbero, freddo e distaccato dell’uomo che finalmente prende coscienza degli errori commessi nel passato e il suo egoismo nei confronti della famiglia e delle altre persone attorno a lui . E in una delle soste del lungo viaggio verso Lund e la gloria professionale “rivedrà” in sogno la casa della sua giovinezza e il suo posto delle fragole: luogo di giochi spensieratezza e amori giovanili, facendo pace col suo passato.

Film epocale premiato in tutto il mondo, la pellicola tratta in maniera molto incisiva il tema dei ricordi e dei rimpianti per le occasioni perdute di un’esistenza più felice ormai non più raggiungibile. Film sulla  maschera che l’uomo indossa per risolvere le sue crisi nascondendo passioni e dolori. Ma allo stesso tempo è un viaggio a ritroso che ci aiuta a capire che non è  mai troppo tardi per riappropriarsi della propria esistenza. Un film che vi consigliamo perché come Il Sorpasso di Dino Risi o Easy Rider di Dennis Hooper è un viaggio alla ricerca di noi stessi e alla ricerca di risposte. Ecco questo è il momento giusto per riprenderci il nostro futuro.

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