Lentamente si torna alla normalità, ma non sarà più la normalità che vivevamo prima del coronavirus .
Aspettavamo con ansia la fine delle restrizioni e sentimenti contrastanti accompagnavano la nostra quotidianità; adesso fa capolino un timido ottimismo anche alla luce delle notizie confortanti sulla diminuzione dei contagi, ma c’è anche una certa paura del futuro. Non manca la voglia di uscire, di riprendere da dove abbiamo lasciato, ma non sarà proprio così.
Abbiamo fatto fatica ad abituarci alla mancanza di un abbraccio,a stare chiusi in casa tanti giorni lontani dai nostri affetti, eppure il tempo è passato; è stato un banco di prova per le famiglie per i bambini, per gli anziani, per tutti noi . E’ stata dura , ma ci siamo impegnati per organizzare al meglio le nostre giornate riscoprendo la lettura, la cucina, il giardinaggio, la ginnastica e altro ancora, abbiamo apprezzato il piacere del dialogo, delle cose essenziali, l’opportunità di riflettere. Tutto ciò che prima era dato per scontato non lo è più, le cose inusuali sono diventate familiari e giorno dopo giorno abbiamo cominciato a sentirci a nostro agio con la nuova realtà scoprendo che le nostre giornate sono piene di tanti piccoli doni che purtroppo avevamo dimenticato.
Adesso si gira pagina , finalmente possiamo organizzare un lento ritorno alla normalità anche se sono tante le domande che ci facciamo su come ci dobbiamo comportare, a quali rischi andiamo incontro? Perché sappiamo benissimo che il virus non è sparito e che dobbiamo imparare a conviverci.
Ma quale è lo spirito con cui affrontare questa ripresa? Anche uscire per andare a fare la spesa richiede una certa organizzazione, perché dobbiamo ricordarci di prendere la mascherina, i guanti, il gel igienizzante da tenere in macchina gli effetti personali.
Ma è quello che dobbiamo fare per molto tempo ancora se vogliamo essere utili al nostro Paese. Siamo consapevoli che dobbiamo reagire in modo positivo a questa nuova realtà di vita e attivarci in maniera costruttiva per contrastare la resistenza al cambiamento che ci tiene bloccati, spesso per paura.
Gli eventi stressanti vissuti fino adesso non potranno essere dimenticati, né l’impatto emotivo che ha minato il nostro modo di essere , ma adesso è tempo di ricominciare e lo faremo facendo affidamento sulle risorse personali di ciascuno e della collettività, mettendo in campo i nostri Punti di forza e gestendo meglio le criticità. Ci viene data una grande opportunità quella di migliorare ciò che ci riusciva male, anche nei rapporti interpersonali, riflettiamo su quello che siamo bravi a fare e con generosità e altruismo agiamo per il bene di noi stessi e della collettività .