Si è svolta a  Palazzolo Acreide, nei locali del ristorante La Trota,  la XXXIV  assemblea provinciale  Avis 2020. Dirigenti  associativi, autorità  presidenti di  sezioni  comunali, donatori  e delegati  si sono ritrovati per l’annuale appuntamento che a causa  dell’emergenza Covid 19 non si è potuto svolgere , come previsto nella sede comunale di Francofonte, ma  è stato necessario scegliere una location che garantisse il giusto distanziamento sociale, come previsto dalle norme vigenti .

L’assemblea è stata  presieduta dal Presidente Provinciale Paolo Formica, che dopo il consueto benvenuto ai convenuti  ha fatto il punto della situazione dell’associazione, con una valutazione su alcuni parametri fondamentali come la forza associativa e il numero delle donazioni effettuate nel corso del 2019, sottolineando  l’ importanza che l’associazione rappresenta per il territorio:  “Una associazione che coinvolge la comunità sociale, promuove i valori, favorisce lo sviluppo della solidarietà , crea relazioni, fornisce  una risposta efficace  ad un bisogno di salute e sostiene il principio di equità delle cure“.

Il presidente ha sottolineato le azioni espletate  dal consiglio provinciale  per  gestire con oculatezza i fondi a disposizione e le attività messe in campo per applicare le modifiche statutarie  avvenute su tutto il territorio nazionale in merito  alla riforma del Terzo Settore  come previsto dal D.lgs del 3 luglio  del 2017. Ampio spazio è stato dato alla formazione del personale e alla  campagna divulgativa per la raccolta del sangue.

Nonostante l’azione  dell’AVIS sia ampiamente apprezzata, da qualche anno a questa parte si denota un calo delle donazioni in generale, adducibile in parte all’invecchiamento della popolazione e contestualmente ai giovani che  per motivo di studio o di lavoro si allontanano dalla Sicilia, per cui viene a mancare il ricambio generazionale.

La consueta giornata Mondiale del donatore del sangue quest’anno a causa dell’emergenza sanitaria è stata rinviata al 2021, pertanto ha rivolto un appello a tutti i presenti affinché vengano individuate strategie per promuovere la donazione  del sangue e degli emocomponenti tra la popolazione ed in  particolare nei giovani , un traguardo culturale e sociale  che vede nella donazione un gesto concreto di solidarietà  e cittadinanza partecipata.

L’appuntamento ha, altresì, fornito l’occasione per tracciare le linee programmatiche per il prossimo futuro. Dopo aver ringraziato tutti coloro che a titolo gratuito collaborano attivamente  in seno alle Avis la parola passa al dottor Dario Genovese , primario del centro trasfusionale dell’ospedale “Umberto I” che ha sottolineato alcuni aspetti relativi alle donazioni e al sistema trasfusionale. Con l’arrivo dell’estate complice il caldo e le ferie estive, le donazione tendono a diminuire, ma tutti noi come cittadini responsabili siamo chiamati ad un grande impegno: star bene per poter  aiutare gli altri a star bene.

Non dimentichiamo che la donazione oltre che essere un privilegio che consente al donatore di aiutare gli altri è il modo migliore per tenere sotto controllo il nostro corpo, grazie ai controlli che vengono eseguiti nei centri Avis.  Pensiamo  a chi sta male e vorrebbe divertirsi e che potrà farlo  se noi continueremo a donare il sangue

 

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