Primo Parco Mondiale dello Stile di Vita Mediterraneo

Un progetto per la crescita della Sicilia, un nuovo modello sociale ed economico

Quella del 24 Giugno 2021 è una giornata da ricordare e non certamente per le temperature record registrate… E’ una giornata memorabile che segna il battesimo “ufficiale” del Primo Parco Mondiale dello Stile di Vita Mediterraneo, un Parco policentrico e diffuso, un’entità nuova e corale che vede il Comune di Caltanissetta come capofila e include numerose realtà partner: circa 100 Comuni, e circa altrettanti partner di natura pubblica, privata e sociale. L’Assemblea tecnica dei circa 100 esperti (tra i quali chi scrive ha l’onore di figurare) provenienti dall’intera Regione, svoltasi presso il Centro Polivalente “Michele Abbate” di Caltanissetta, segue un’intensa attività preparatoria fatta di riunioni on-line, raccolta di adesioni, sottoscrizione degli accordi di partenariato, individuazione degli esperti e tanto altro, attività preparatoria culminata con l’incontro on-line del gruppo tecnico propedeutico all’Assemblea del 24 Giugno.

Obiettivo della riunione è stato l’avviamento del percorso tecnico progettuale per armonizzare e mettere a sistema tutte le progettualità pervenute al Parco e per definire e promuovere i modelli prototipali che interesseranno l’intero territorio aderente.

Dopo il saluto istituzionale rivolto all’assemblea dal sindaco Roberto Gambino, l’Assessore alla Crescita Territoriale, Francesco Nicoletti, ha avuto modo di aggiornare i partecipanti del percorso fino a qui svolto dal Parco, mentre il coordinatore progettuale Giuseppe De Santis ha focalizzato l’iter progettuale e la metodologia di lavoro.

Gli esperti si sono poi suddivisi in tre gruppi di lavoro per coordinare la promozione delle principali reti progettuali del Parco. In particolare, il primo gruppo, moderato dall’assessore Nicoletti, ha affrontato il sistema dei camminamenti lenti, la rete dei paesaggi mediterranei e la rete della mobilità e logistica del Parco; il direttore dell’Istituto della Dieta Mediterranea (IDIMED), Francesca Cerami, ha moderato il secondo gruppo, in cui si sono trattate le problematiche relative alle reti delle cucine e delle ludoteche mediterranee; il terzo gruppo, coordinato da De Santis, presidente del Centro Studi MEDEA, si è soffermato sulla rete dei borghi e castelli, sulle infrastrutture digitali, sulla comunicazione, sulla formazione e sugli aspetti storico-antropologici del Parco, approfondendo, in particolare, le delicate, ma fondamentali,  questioni dell’agricoltura e del turismo.

Presenti ai lavori, oltre alla Giunta comunale, Giuseppe Tomasella, dirigente della II direzione LL.PP. del Comune di Caltanissetta, e Giuseppe Cigna, dirigente dell’STR di Caltanissetta.

I gruppi hanno poi restituito il report dei lavori svolti nel corso della giornata all’Assemblea

plenaria, collegata on line con altri esperti, per vari motivi impossibilitati a raggiungere Caltanissetta, e hanno indicato le prossime attività da realizzare.

In coda, il collegamento con Federico Maria Butera, professore emerito del Politecnico di Milano di Fisica e Tecnica Ambientale, esperto internazionale ed autore del testo “Affrontare la complessità. Per governare la transizione ecologica”, che ha effettuato per tutti i presenti e collegati una lectio magistralis sulle rilevanti questioni ambientali che incombono sul pianeta.

Ha concluso la giornata l’assessore Nicoletti che, sottolineando l’importanza dell’incontro, ha ringraziato gli ospiti per la partecipazione e per i qualificati contributi apportati.

Il progetto strategico del Parco ha l’obiettivo di strutturare e promuovere un sistema di eccellenze, materiali ed immateriali, agricole, culturali, enogastronomiche, turistiche, sportive, ludiche collegate allo Stile di Vita Mediterraneo e presenti nel territorio dell’isola, a partire dalla Sicilia centrale, al fine di valorizzarne le potenzialità e far si che queste diventino concretamente il volano per un rilancio sociale, culturale ma soprattutto economico del nostro territorio; ma la peculiare metodologia adottata nella costituzione del Parco, che trova i suoi fondamenti concettuali nelle Deliberazioni Unesco del 2010 e 2013 che hanno riconosciuto la “dieta mediterranea” quale patrimonio culturale immateriale dell’umanità, nell’enciclica “Laudato sì” e nell’insieme delle buone prassi quali il “Movimento Terra Madre”, fa sì che la proposta del Parco si sostanzi in un nuovo modello di sviluppo sostenibile dal punto di vista umano, ambientale, socio-economico. Una visione ambiziosa, certamente, ma che già vede i primi passi concreti con  due progetti già finanziati con l’Avviso pubblico “Italia City Branding 2020“: la realizzazione delle “cucine prototipali” e la creazione di un polo logistico ed espositivo che nascerà nell’area di Xirbi, accanto alla Stazione della Sicilia Centrale che sarà interessata dall’alta velocità, utilizzando un bene confiscato alla mafia. Il Parco, dunque, è una realtà concreta e viva, alimentata dalla volontà delle donne e degli uomini che vi partecipano guidati da un principio comune “Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo” (Gandhi).

Da sx: De Santis, Nicoletti, Gambino

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