Suor Chiara Di Mauro,  un fratello e cinque sorelle; la più piccola si chiamava Virginia. Ho avuto l’onore e il piacere di conoscerla personalmente perché eravamo vicine di casa.

Virginia era una donna forte, coraggiosa, discreta; nei pomeriggi che trascorrevamo con lei, a casa di mia mamma, non l’abbiamo mai sentita giudicare, criticare, spettegolare.

Nella mia famiglia abbiamo conosciuto suor Chiara attraverso i suoi racconti. Virginia aiutava spesso la sorella,  soprattutto dopo il matrimonio di Adelaide (questo il nome secolare di suor Chiara) con Giuseppe. Le estasi, furono tra i primi doni che ricevette da Gesù e, a causa delle sue frequenti “elevazioni dello spirito”, La giovane mamma non era in grado di badare ai suoi bambini e, quindi, spesso chiamava la sorella per un aiuto, e Virginia accorreva sempre.

Quando Adelaide, rimase vedova e con il piccolo Alfredo di appena 6 anni (due dei tre figli morirono in tenerissima età), dopo aver donato tutto quello che possedeva ai poveri, spesso chiedeva per loro l’elemosina: portava a casa di Virginia i bisognosi, gli affamati, i senzatetto e, insieme, li lavavano e davano loro da mangiare.

Quando suor Chiara decise di entrare in monastero affidò alla sorella Virginia il piccolo Alfredo e lei se ne prese cura, grazie anche all’aiuto del padre e di alcune sue sorelle.

Il matrimonio di Virginia non fu semplice; il marito (nella foto) era un ufficiale dell’esercito ed era spesso lontano da casa. Non era uno sposo fedele e Virginia sopportò anche i suoi tradimenti.  Mentre era in attesa del terzo figlio, si è recò in Abissinia alla ricerca del marito che non dava più sue notizie. Lì contrasse un’infezione e stava per morire. In quel periodo suor Chiara si trovava presso l’istituto delle suore del Divino Zelo, a Messina;fu contattata dal padre che le chiese di far pregare le sue orfanelle affinché la sorella Virginia si salvasse. Quest’ultima ricordava di essersi svegliata improvvisamente in una stanza, servita dagli Angeli.

Virginia ebbe tre figli, uno dei quali morì giovanissimo a causa di una meningite. Fu anche una nonna attenta e premurosa. Morì all’età di 103 anni.

(*) Contributo di Pina Salerno

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