E’ stato presentato  a Siracusa il Progetto “Le Tele di Aracne”.

All’inaugurazione erano presenti il prefetto di Siracusa, Raffaella Moscarella, il sindaco Francesco Italia, il direttore dell’ufficio locale di Esecuzione Penale Esterna di Siracusa, Stefano Papa, il direttore  dell’ufficio Servizio sociale per i minorenni di Catania, Roberta Montalto.

L’Accademia è stata dedicata a Mario Francese, giornalista ucciso dalla mafia nel 1979 e a suo figlio Giuseppe che per anni ha lottato affinché gli assassini del padre fossero assicurati alla giustizia.

“Il titolo del progetto sintetizza molto efficacemente lo spirito e le finalità che lo animano”  ha dichiarato il prefetto di Siracusa Raffaella Moscarella.

“Le tele di Aracne” è anche un  progetto di ri-generazione urbana, oltre che di rinascita sociale. Un laboratorio e un luogo creativo.

“Questo progetto si basa sulla concezione di comunità che non lascia nessuno indietro e crea futuro – ha detto il sindaco di Siracusa, Francesco Italia – Un’azione che ridà vita ad un immobile confiscato e si pone l’obiettivo di dare energia al tessuto economico della nostra città”.

Il progetto è di una ex assessora alle Politiche Sociali del Comune di Siracusa, adesso Vicepresidente del Consiglio Comunale. Concetta Carbone ha sottolineato “Riqualificare un territorio non significa soltanto realizzare opere infrastrutturali ma lavorare sulle persone che lo vivono”.

Sebino Scaglione, presidente di Passwork, capofila della Rete di Imprese, ha precisato che   “Dopo una prima selezione i giovani saranno avviati all’Accademia di Formazione Sartoriale altamente specializzata utilizzando tutte le misure attive di orientamento, formazione professionale e inclusione lavorativa attraverso i fondi PNRR”.

L’immobile confiscato alla mafia sarà quindi adibito ad Accademia sartoriale per giovani a rischio. La sede è quella di via Bainsizza 145, a Siracusa.

Il progetto nasce grazie al finanziamento del Pon legalità e alla collaborazione del Ministero dell’Interno. Destinatari sono i ragazzi usciti dai circuiti penali e ad alto rischio di emarginazione sociale.

Dopo la riqualificazione e la ristrutturazione dell’immobile, sono stati ricavati tre ambienti: l’ufficio Stile, per la progettazione e la rielaborazione dei capi d’abbigliamento e degli accessori, la Sartoria, un’area di lavoro con ben dieci postazioni, e lo Showroom dove verranno esposti i capi in vendita.

Un luogo creativo dove i giovani svantaggiati potranno impegnarsi a dar vita a capi d’abbigliamento dismessi, guidati da stilisti, sarti e artigiani che insegneranno loro l’arte della sartoria.

Il progetto di legalità “Le tele di Aracne” lo scorso anno è stato selezionato tra le “migliori azioni” nella categoria “Education” del premio Innovation in Politics Awards 2021 che ogni anno rende merito ai politici creativi e coraggiosi e ai loro progetti innovativi.

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