A due anni dalla nascita al cielo di fra’ Vittorio Midolo, giovane frate cappuccino scomparso a soli 39 anni, il ricordo è ancora vivido in tutti coloro che l’hanno conosciuto.

Due gli appuntamenti che hanno “celebrato” il secondo anniversario. Una veglia di preghiera vocazionale celebrata la sera del 20 febbraio presso il monastero delle Benedettine di Sortino, dove adesso sono presenti Le Suore Adoratrici Perpetue del S.S. Sacramento. La riflessione sul tempo e la testimonianza di fra’ Vittorio, tra una lacrima di commozione e l’altra, hanno fatto da filo conduttore durante la preghiera, alla luce anche del libro del Qoelet che ci ha ricordato che c’è un tempo per ogni cosa. La preghiera e la riflessione hanno indicato una via che consiste nell’utilizzare il tempo che viviamo per il bene, per la crescita spirituale di tutti, così come è stato per il tempo, seppur breve, che lo stesso fra’ Vittorio ha vissuto.

Il 21 febbraio, giorno dell’anniversario della morte di fra’ Vittorio, nella chiesa dei Cappuccini di Sortino, gremita come nei giorni di festa, la celebrazione eucaristica che, tra l’altro, è stata a conclusione delle Quarantore celebrate nel convento francescano.

Anche in questo caso la testimonianza di vita di fra’ Vittorio è venuta fuori proprio a partire dalla Parola di Dio ascoltata durante la celebrazione. Agli uomini che pretendono un segno, Gesù risponde che non sarà dato loro alcun segno, se non il segno di Giona. Ma la consapevolezza del popolo di Dio è quella che il Signore concede segni senza che glielo chiediamo. Lo stesso fra’ Vittorio, per tutti coloro che lo hanno conosciuto, è stato un segno dell’amore di Dio per i suoi figli.

Luogo dell’infanzia e della giovinezza di fra’ Vittorio, il convento dei Cappuccini è stato visitato tutto il giorno da molti fedeli che hanno fatto visita alle spoglie mortali di fra’ Vittorio che sono nella chiesa, accanto al Servo di Dio fra’ Giuseppe Maria da Palermo, tanto caro al nostro Vittorio.

Un ricordo luminoso, nel solco del testamento spirituale di fra’ Vittorio che ricorda a tutti noi che “la vita è una grande storia d’Amore, amare ed essere amati sono le due ali che innalzano l’uomo verso alti orizzonti, se questo amore è totale e gratuito l’Uomo raggiunge l’Orizzonte Divino”.

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