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Il G7 e l’altro G7: quale scegliere?

Il G7 e l’altro G7: quale scegliere?

Dal 26 al 29 settembre Ortigia diventa palcoscenico mondiale perché ospiterà il G7 Agricoltura, ossia il vertice ministeriale tra i sette paesi che costituiscono il Forum informale che riunisce Italia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti d’America cui si unisce anche l’Unione Europea, rappresentata ai vertici dal Presidente del Consiglio Europeo e dal Presidente della Commissione Europea (per saperne di più https://www.g7italy.it/it/ ) . Certamente la cittadinanza siracusana è lusingata dalla circostanza che il Governo, che ha assunto la presidenza del G7 per il 2024, abbia scelto la nostra isola per l’evento di risonanza mondiale soprattutto in considerazione che, in concomitanza con il G7 e, più precisamente, con inizio il 21 settembre, Siracusa ospiterà anche “Divinazione Expo 2024” con circa 200 stand e più di 600 aziende in rappresentanza delle eccellenze nazionali dell’agricoltura, della pesca, dell’acquacoltura e del settore vivaistico/forestale, nonché delle tecnologie innovative connesse a pesca e agricoltura, oltre a stand istituzionali e delle Forze dell’Ordine. All’inaugurazione di  “Divinazione – Expo 24” e G7 Agricoltura e Pesca è prevista la presenza della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, del Presidente del Senato, Ignazio La Russa, del Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, del Presidente della Regione, Renato Schifani; a fare gli onori di casa, ovviamente, il Sindaco Francesco Italia.

Nell’ambito del G7 è previsto anche lo svolgimento del Forum per l’Africa del G7 Agricoltura. L’Africa sarà al centro della prima sessione di lavoro il 26 settembre che vedrà la partecipazione ad Ortigia di una rappresentanza di Ministri dell’agricoltura africani provenienti dalle varie regioni del continente, invitati d’intesa con l’Unione africana; nell’incontro saranno affrontati temi quali gli investimenti nel settore agricolo in Africa e il rafforzamento della cooperazione tra il G7 e l’Africa nel settore agricolo. Il programma completo delle giornate è disponibile e scaricabile, in formato open, a questo link https://www.politicheagricole.it/cartella_stampa_g7 .

Parallelamente al G7, presso la Chiesa di Bosco Minniti, si svolgerà, dal 26 al 28, negli stessi giorni durante i quali si terranno gli incontri tra i ministri del G7 Agricoltura, che vedranno anche la partecipazione di molti ministri provenienti da Paesi dell’Africa e da altri Paesi in via di sviluppo. anche l’altro G7  “Fuori dal G7 con gli 8 miliardi di uomini e donne difendendo la Terra”. L’iniziativa è promossa dall’ Alleanza Sociale per la Sovranità Alimentare; “Il forum riprende in pieno l’appello lanciato da Via Campesina Internazionale per ricordare con un rinnovato impegno alla lotta contro globalizzazione nel mese di settembre il sacrificio di Lee Kyung Hae, un contadino coreano che durante il vertice dell’Organizzazione mondiale del Commercio di Cancun, il 10 settembre 2003, si uccise in pubblico con al collo un cartello: “L’Omc uccide gli agricoltori”, così ha spiegato, in conferenza stampa, Tano Malannino, presidente di Altragricoltura. Ancora Gianni Fabbris aggiunge: “Porteremo in questi giorni la protesta degli agricoltori e dei pescatori contro la crisi e la richiesta di una profonda e nuova riforma agraria. Alleanza Sociale per la Sovranità Alimentare respinge il modello di agroalimentare che poggia sulla globalizzazione, che ha trasformato i nostri prodotti del Made in Italy in qualcosa di omologato nelle mani delle multinazionali italiane del cibo e che ha schiacciato i piccoli produttori artigianali”.

Al Forum sono stati invitati Vandana Shiva, agroecologa di rango internazionale e João Pedro Stedile, leader di Via Campesina internazionale. Intervenuto in conferenza stampa Don Carlo D’Antoni, parroco della Chiesa di Bosco Minniti, ha richiamato lo spirito del Concilio Vaticano II e ha aggiunto: “Per la Chiesa andare a scoprire che agricoltori e pescatori sono capaci di darci un punto di vista altro sull’economia, sull’ecosistema e sulla politica, è importante, perché è forse ancora più credibile proprio perché viene dal basso. (…) A mio parere è provvidenziale che vi saranno questi incontri a Siracusa nella periferia, perché metteranno al centro la persona e non il profitto. Perché noi come Chiesa dobbiamo andare lì dove c’è la carne viva, le persone e immaginare con loro percorsi di liberazione.”

Le parole di Padre Carlo evocano il contenuto delle due encicliche “Laudato sii” e “Fratelli tutti” nonché i numerosi interventi di Papa Francesco in tema di diritto al cibo e di rispetto della dignità della persona nei processi di produzione del cibo stesso; a titolo esemplificativo: il caffè, a livello mondiale, è coltivato da piccoli agricoltori in appezzamenti di estensione media pari a 5 ettari; sono 125 milioni di contadini a cui va solo il 5% del profitto ricavato dalla filiera globale del caffè! E’ equo?

Nei tre giorni “caldi”, dunque, si confronteranno, a distanza, due mondi opposti che corrispondono a opposte visioni politiche, sociali ed economiche. Sarebbe auspicabile, per il bene del Pianeta e delle donne e degli uomini che lo abitano, che questi due mondi, situati l’uno nel “salotto buono” della città e l’altro in una difficile periferia, potessero, invece, incontrarsi a metà strada magari sotto gli occhi umidi della nostra benevola Madonnina. Con la volontà di trovare un cammino comune!

*Cammino ringrazia la “Libera Università Rurale Saperi e Sapori Onlus” per le preziose informazioni fornite sull’altro G7

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